Gli schermi touch tolgono il sonno ai bambini!

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Gli schermi touch tolgono il sonno ai bambini!

Per ogni ora in più di uso dei dispositivi touchscreeen, i bambini più piccoli perdono in media 15,6 minuti al giorno di sonno, e fanno più fatica ad addormentarsi. E’ quanto ha concluso uno studio condotto nel Regno Unito su bambini tra i 6 e i 36 mesi, che approfondisce le conseguenze delle tecnologie usate con facilità anche dai più piccoli
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Più ore passate sui dispositivi touchscreen, soprattutto la sera, uguale meno ore dedicate al sonno. E’ quello che accade ai bambini, in particolare quelli molto piccoli, secondo uno studio pubblicato su “Scientific Reports” da Tim Smith, della Birkbeck University of London, e colleghi.

Negli ultimi anni, il numero di dispositivi che si controllano toccando semplicemente lo schermo è aumentato rapidamente. Un’indagine del 2016 ha mostrato che nel Regno Unito, l’86 per cento delle famiglie aveva accesso a Internet, nella maggior parte dei casi tramite dispostivi mobili, molti dei quali sono appunto touchscreen.

Questa invasione di dispositivi nelle case ha avuto sicuramente un impatto sui bambini, anche in età prescolare, dato che la facilità con cui è possibile usarli li ha messi alla portata anche dei più piccini. Finora tuttavia nessuno studio aveva cercato di chiarire quale possa essere stato l’effetto di queste nuove tecnologie sulle abitudini dei bambini.

Gli schermi touch che tolgono il sonno ai bambini

Credit: All Canada Photos / AGF / Oleksiy Maksymenko

Smith e colleghi hanno condotto un’indagine online tra il giugno 2015 e il marzo 2016, coinvolgendo 715 genitori di bambini tra i 6 e i 36 mesi, a cui era richiesto di segnalare l’uso di dispositivi touch dei loro figli, e di annotare la durata media del loro sonno diurno e notturno, il tempo che impiegavano ad addormentarsi e la frequenza dei risvegli notturni.

Dall’analisi dei dati è emerso che il 75 per cento dei bambini usava un touchscreen ogni giorno: nelle diverse fasce di età, le percentuali erano del 51 per cento tra 6 e 11 mesi e addirittura del 92 per cento tra 25 e 36 mesi.

Ma i bambini che usavano più spesso un touchscreen erano anche quelli che dormivano un numero di ore inferiore, perché il maggior tempo passato riposando di giorno non era comunque

sufficiente a recuperare.

In particolare, per ogni ora in più di uso dei dispostivi touch i bambini perdevano in media 26,4 minuti di sonno notturno guadagnando 10, 8 minuti di sonno diurno, con una perdita totale complessiva di 15,6 minuti di sonno in totale.

L’uso di tablet e simili è risultato associato anche a un incremento del tempo necessario ai bimbi per addormentarsi. Per quanto riguarda il numero di risvegli notturni, invece, non è stata trovata alcuna correlazione con l’uso dei dispositivi touchscreen.

Anche se dovranno essere confermati da ulteriori studi, questi risultati offrono importanti indicazioni sull’impatto delle nuove tecnologie mobili sui bambini che ne fanno uso. Il sonno infatti è importante per esempio lo sviluppo cognitivo, soprattutto durante i primi anni di vita.

“E’ importante notare che uno dei primi studi sull’argomento rilevò che l’incremento di utilizzo dei tuochscreen, obbligando i bambini a intervenire attivamente invece che fruire passivamente dei contenuti come avviene con la televisione, era associato a una precoce acquisizione di fini competenze motorie”, ha concluso Smith. “Quindi prima di porre delle restrizioni all’uso di questi dispositivi, che possono avere importanti ricadute positive, occorre comprendere a fondo in che modo massimizzarne i vantaggi e minimizzarne gli svantaggi”.

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