La città tolteca di Tula e il Tempio del Serpente Piumato

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La città tolteca di Tula e il Tempio del Serpente Piumato

La città di Tula è generalmente accettata dagli studiosi come la leggendaria capitale “Tollan” dell’impero tolteco, fondata intorno al 750 d.C., nel momento in cui Teotihuacan cominciava il suo declino. Il complesso cerimoniale della città è dedicato al culto di Quetzalcoatl (Serpente Piumato), il dio dalla pelle chiara ampiamente venerato in molte culture dell’America Centrale.
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Tula è un sito archeologico mesoamericano che raggiunse il suo apice tra la caduta di Teotihuacan e l’ascesa di Tenochtitlan.

A differenza degli altri due siti, Tula non è stato ancora ben studiato, lasciando così aperte alcune questioni sul suo sistema politico, le aree di influenza e le relazioni con le città mesoamericane ad essa contemporanee, in particolare Chichen Itza.

Il sito si trova nella valle di Tula, a nord di Città del Messico, in quello che oggi è il sudovest dello stato messicano di Hidalgo.

Il sito è costituito dai resti di un insediamento precedente chiamato Tula Chico, dal principale sito cerimoniale chiamato Tula Grande e dalla Tempio del Serpente Piumato Quetzalcoatl, sormontato da quattro imponenti statue di basalto alte quasi 5 metri, scolpite a forma di guerrieri Toltechi.

Secondo i ricercatori, le quattro sculture potrebbero rappresentare Ce Acatl Quetzalcóatl, un sovrano leggendario di Tula legato al Serpente Piumato, adorato da molte culture mesoamericane come il “Dio dalla Pelle Chiara”. Le figure indossano corazze alate stilizzate, scudi a forma di sole sulla schiena, acconciature piumate e una serie di lance. Forse, le statue una volte servivano da pilastri per sostenere il tetto di un tempio che si trovava in cima alla piramide.

Lungo la base della piramide (sul lato opposto alle scale) si trovano diverse sculture che raffigurano giaguari, aquile e teschi umani. Ai piedi della scalinata vi è un colonnato a forma di L che una volta sosteneva un tetto a copertura di un corridoio ombreggiato per i sacerdoti e la nobiltà.

Tra le raffigurazioni più interessanti ci sono quelle dell’edificio denominato Coatepantli, o Muro dei Serpenti, il cui nome deriva dai rilievi sulla parete nord della piramide, i quali mostrano serpenti intenti a divorare esseri umani.

Di fronte al Palacio Quemado troviamo la Chacmool, una statua inclinata di un sacerdote sul cui petto vi è una ciotola dove venivano deposte le offerte per gli dei. Questo tipo di raffigurazione è stato riscontrato anche nei siti di Teotihuacan e Chichén Itzá.

Il centro della città in rovina è costituito da una grande piazza, capace di accogliere 100 mila persone, delimitata dal Tempio di Quetzalcoatl e da un edificio piramidale. Il sito contiene anche complessi per il gioco rituale della Pelota, molto diffuso in tutta l’antica America Centrale. Sui tre lati della piazza ci sono lunghe sale riunioni con soffitti sorretti da colonne, con oltre 1000 metri di panchine.

La città di Tula è allineata a 17° nordest, simile alle strutture di Teotihuacan. Inoltre, le rovine di Tula condividono molte influenze architettoniche, artistiche e religiose della città maya di Chichén Itzá, posta a circa 1000 chilometri di distanza.

Il mito del Serpente piumato

Il declino della civiltà di Tula si è concluso intorno al 1150 d.C. Purtroppo, gran parte della storia tolteca è andata perduta quando Izcoatl decise di bruciarne le testimonianze scritte dopo la fondazione dell’impero azteco. Quello che sappiamo sui toltechi ci è giunto attraverso la tradizione azteca ed è riportato nei codici scritti dopo la conquista spagnola.

La cultura tolteca ha avuto un’influenza significativa nello sviluppo del successivo popolo Azteco. Basti pensare che la pianificazione urbana della città di Tula è stata presa a modello da alcuni governanti per la progettazione delle città stato azteche. Anche i racconti antichi del popolo tolteco sono stati tenuti in grande considerazione dagli Aztechi, anche se il mito si confonde spesso con la storia.

Le storie ritraggono la città di Tula come una sorta di paradiso terrestre in cui gli abitanti padroneggiano le scienze e le arti. In questo contesto, è fondamentale la figura dell’ultimo sovrano Ce Acatl Quetzacoatl, un reggente leggendario con qualità archetipe,

Il sovrano leggendario è legato alla figura del dio serpente piumato Quetzalcoatl, divinità ampiamente venerata nell’America Centrale precolombiana. Nelle tradizioni degli Aztechi, la caduta della città di Tula è attribuita al cedere da parte della popolazione alla tentazione di una divinità oscura denominata Tezcatlipoca. Tale evento, di cui la natura è assolutamente ignota, avrebbe causato la distruzione della città.

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