Stonehenge: scoperta nel sottosuolo la “casa dei morti” (FOTO E VIDEO)

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Stonehenge: scoperta nel sottosuolo la “casa dei morti” (FOTO E VIDEO)

Scritto da Francesca Biagioli
www.greenme.it

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Dopo il recente ritrovamento all’interno di un altro sito archeologico misterioso, quello di Avebury, arriva la notizia di una nuova scoperta sempre nelle vicinanze di Stonehenge. Sotto terra è stata individuata quella che viene considerata un’antichissima “casa dei morti”.

Un gruppo di archeologi dell’University of Reading hanno scoperto i resti di una delle più antiche strutture architettoniche mai costruite rilevando la sua presenza da una fotografia aerea e confermando poi il ritrovamento grazie ad un’indagine geofisica. Risale approssimativamente a 5.600 o 5.700 anni fa dunque all’epoca neolitica e, secondo l’ipotesi dei ricercatori, si tratterebbe di una “casa dei morti”.

La struttura, che si trova a diversi metri di profondità nel “Cat’s Brain”, nella valle di Pewsey (Wiltshire) tra Avebury e Stonehenge, sarebbe formata da una struttura rettangolare circondata da due grossi fossati. Secondo le ipotesi, i fossati servivano a produrre il terreno utilizzato per coprire l’edificio. Gli scavi stanno iniziando e la squadra di archeologi impegnata nel lavoro spera ovviamente di trovare resti umani, ceramiche neolitiche e altri manufatti. La struttura era pensata infatti ad accogliere i resti degli antenati di Stonehenge e Avebury servendo appunto da luogo dove seppellire i morti.  

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Questa è un’occasione estremamente interessante per scavare su un tipo di monumento molto raro. Siamo straordinariamente privilegiati e questo è quello che provano tutti gli studenti che hanno l’opportunità di lavorare sul monumento. Da questi scavi dovremmo essere in grado di aggiungere molto di più alla nostra storia, a chi siamo e da dove veniamoha dichiarato Jim Leary a capo del gruppo di scavo.

E chissà che questa scoperta non serva anche a fare maggiore chiarezza sul sito di Stonehenge aiutando ad esempio la reale datazione del sito che si ritiene fosse un osservatorio astronomico dell’era neolitica.

Francesca Biagioli

   Foto: University of Reading

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