Ecco come sarà il Sole tra 5 miliardi di anni

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Ecco come sarà il Sole tra 5 miliardi di anni

Un team di ricercatori dell’Università di Tecnologia di Chalmers hanno appena pubblicato le ultime foto fatte da Alma di una gigante rossa. E secondo i ricercatori l’aspetto è molto simile a quello che avrà il nostro sole tra 5 miliardi di anni
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(Foto: Alma/ESO/NAOJ/NRAO/W. Vlemmings)
(Foto: Alma/ESO/NAOJ/NRAO/W. Vlemmings)

Si chiama W Hydrae ed è la stella protagonista delle ultime istantanee del radiotelescopio Alma (Atacama large millimetre/submillimetre array). Più precisamente si tratta di una gigante rossa, ovvero una stella gigante nelle fasi finali della sua evoluzione, che si trova a circa 320 anni luce dal nostro pianeta, precisamente nella costellazione di Hydra. A osservarla nel dettaglio, grazie alle 66 antenne di Alma, è stato un team di ricercatori dell’Università di Tecnologia di Chalmers, che su Nature Astronomy racconta come il suo aspetto è simile a quello che potrebbe avere il nostro Sole tra circa 5 miliardi di anni. Per noi è importante studiare non solo come appaiono le giganti rosse, ma anche in che modo cambiano nel tempo e come producono gli elementi che sono gli ingredienti della vita, come carbonio e azoto. Utilizzando le antenne di Alma, siamo riusciti a fare osservazioni più che mai dettagliate di queste emozionanti stelle”, precisa l’autore, Wouter Vlemmings.

Quando, infatti, le stelle raggiungono la fase di gigante rossa, questi elementi vengono liberati nello spazio, pronti per essere riutilizzati dalle generazioni successive di stelle. E W Hydrae è proprio una gigante rossa, il cui diametro è circa il doppio di quello dell’orbita della Terra intorno al Sole. Quando le stelle, come appunto il Sole, si evolvono (nel giro di molti miliardi di anni), invecchiano diventando più grandi, fredde e più inclini a perdere la loro massa, ovvero disperdendo i materiali degli strati più esterni dell’atmosfera sotto forma di venti stellari.

(Foto: Digitized Sky Survey)
(Foto: Digitized Sky Survey)

Queste ultime immagini, quindi, forniranno agli astronomi preziose informazioni su come evolverà il Sole nell’arco di miliardi di anni: esaurito il proprio combustibile nucleare, ovvero l’idrogeno, le reazioni cessano all’interno del nucleo, che comincia a contrarsi soggetto alla sua stessa gravità. L’aumento della densità nucleare corrisponde a un’espansione degli strati più superficiali della stella, che inizierà a gonfiarsi inglobando i pianeti più vicini, come Mercurio e Venere, e probabilmente anche la Terra. Per ora, gli scienziati stanno svolgendo nuove osservazioni, sia con Alma che con altri strumenti, per capire meglio da cosa sia esattamente composta l’atmosfera di W Hydrae. “Siamo nati da materiale creato da stelle come questa, quindi per noi è emozionante riuscire a comprendere qualcosa che ci possa raccontare sia la nostra origine che il nostro futuro”, conclude l’autore

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