Derivano da meteoriti gli oggetti metallici più preziosi dell’Età del Bronzo

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Derivano da meteoriti gli oggetti metallici più preziosi dell’Età del Bronzo

Prima che padroneggiassimo l’arte della fusione del ferro, la materia prima per la fabbricazione di armi e altri oggetti in metallo veniva dallo Spazio. Ed era già immediatamente disponibile.
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Tutte o gran parte delle armi metalliche contenenti ferro dell’Età del Bronzo potrebbero avere un’origine celeste, ed essere state forgiate con il metallo dei meteoriti caduti sulla Terra.

Lo ipotizza uno studio francese pubblicato sul Journal of Archaeological Science, che potrebbe rivelarsi importante per la storia della lavorazione del metallo (e dunque dell’economia) umana. Se è vero che alcuni celebri oggetti metallici dell’Età del Bronzo, come il pugnale di Tutankhamon, furono realizzati con ferro di meteorite, questo studio è il primo a cercare di stabilire quanto spesso si ricorresse al materiale cosmico.

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Il pugnale di Tutankhamon, un oggetto di valore inestimabile della fine dell’Età del Bronzo.|Daniela Comelli
 

Durante l’Età del Bronzo, iniziata intorno al 3300 a.C., si fece un uso sistematico del bronzo (una lega di rame e stagno facilmente ricavabile) per fabbricare utensili, armi e gioielli. L’Età del Ferro iniziò circa 2000 anni dopo, quando l’uomo imparò a fondere i minerali ferrosi per estrarne il metallo: accadde quando scoprimmo come raggiungere le altissime temperature necessarie a questa lavorazione.

Ecco perché la presenza di pregiate armi ricche di ferro nell’Età del Bronzo ha sempre interrogato gli scienziati. Da dove arrivava questo metallo? Il ferro dei meteoriti era immediatamente disponibile, senza bisogno di fusione. Ma allora in che misura fu utilizzato?

Per vederci più chiaro Albert Jambon, ricercatore del National Centre for Scientific Research (CNRS) in Francia, ha analizzato reperti museali di Egitto, Turchia, Siria e Cina usando la spettrofotometria XRF (X-ray fluorescence spectroscopy), una tecnica non distruttiva che consente di conoscere la composizione chimica di un campione.

Nei reperti ricchi di ferro ha trovato alte quantità di nickel, una caratteristica tipica del ferro di meteorite: i minerali del ferro terrestri ne contengono meno, perché il nickel sprofondò vero il nucleo fuso terrestre durante la formazione del nostro pianeta. Questi pregiati oggetti dell’Età del Bronzo furono dunque ricavati dal metallo piovuto dal cielo.

Analisi di questo tipo potrebbero servire a stabilire quando, di preciso, l’uomo iniziò a padroneggiare la siderurgia: quando, cioè, passammo dal ferro meteoritico all’estrazione e alla lavorazione di quello terrestre.

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