Non serve salire su un razzo per capire che la Terra non è piatta!

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Non serve salire su un razzo per capire che la Terra non è piatta!

Qualche semplice argomentazione per chi è convinto di vivere su un disco e vuole lanciarsi a bordo di un razzo per dimostrarlo
www.wired.it

Mad Mike Hughes, se ci sei batti un colpo. E (se mai avrai l’autorizzazione a farlo) pensaci due volte prima di salire sul tuo razzo e spararti in cielo per dimostrare che la Terra è piatta. Perché, semplicemente, non lo è. Lo diciamo per il tuo bene. Certamente il nostro pianeta non è tondo come lo rappresentano i mappamondi ornamentali sulle scrivanie – più precisamente, si tratta di un geoide, ovvero un solido generato dalla rotazione di un ellisse attorno al suo asse principale – ma, ti assicuriamo, la sua forma è molto più vicina a quella di una sfera che a quella di un disco. Le prove sono tantissime, e fortunatamente la maggior parte di esse richiede molto meno sforzo (e pericolo) rispetto a quello necessario a costruire un razzo, saltarci sopra e fiondarsi nell’atmosfera. Eccole raccolte di seguito, a uso e consumo di Mad Mike e dei suoi colleghi della Flat Earth Society.

Eclissi di Luna

Aspettate la notte del 31 gennaio 2018. Sperate che il cielo sia terso.

E guardate in alto, verso la Luna. Ammirerete il nostro satellite oscurarsi progressivamente fino a diventare completamente buio. Il fenomeno è noto come eclissi totale di Luna ed è dovuto al fatto che il nostro pianeta si interpone tra la Luna e il Sole, proiettando la propria ombra su quella del satellite. Non servirà un telescopio per notare che l’ombra terrestre è curva (in particolare, lo aveva già notato Aristotele), segno inconfutabile del fatto che il nostro pianeta è tutt’altro che piatto).

Salite su un aereo

Aereo

(Foto: Getty Images)

Si tratta di un piano leggermente più laborioso (e dispendioso) del precedente. Ma comunque sempre più sicuro dell’opzione razzo. Acquistate un biglietto aereo per una tratta a lungo raggio, possibilmente un volo trans-Atlantico. Se siete fortunati, e l’aereo vola abbastanza in alto, riuscirete ad apprezzare la curvatura terrestre guardando fuori dal finestrino. In alternativa, potete cercare di imbarcarvi su un volo non stop: esistono diversi velivoli, infatti, in grado di compiere l’intero giro del globo terrestre senza scali e senza rifornimenti, decollando e atterrando sulla stessa pista (un esempio è il Rutan Voyager, che compì l’impresa nel dicembre del 1986): se la Terra fosse davvero piatta, naturalmente, non sarebbe possibile partire in un punto e ritornare nello stesso punto volando in linea retta.

E l’orizzonte?

Orizzonte

(Foto: Pixabay)

Anche in questo caso si tratta di un’osservazione antichissima: volgete lo sguardo all’orizzonte, verso il mare aperto – meglio se aiutati da un buon binocolo – e attendete l’arrivo di una nave. La vedrete emergere dalle onde, dal basso verso l’alto: la ragione sta proprio nel fatto che la Terra è curva, quindi è come se la nave stesse risalendo la curvatura mentre avanza verso di voi.

Guardate le costellazioni

(Immagine: Moriel Schottlender/PopSci)

(Immagine: Moriel Schottlender/PopSci)
(Immagine: Moriel Schottlender/PopSci)

Tornando da un viaggio in Egitto, il vecchio Aristotele notò di aver visto “stelle che non sono visibili da regioni più a nord”. Qual è la spiegazione? Poco sorprendentemente, il motivo per cui a diverse latitudini si vedono diverse costellazioni sta nel fatto che la Terra non è piatta. Osservando il fenomeno, tra l’altro, Aristotele arguì (e spiegò nel De Caelo) che “la Terra non può avere una dimensione molto grande, altrimenti l’effetto di un piccolo spostamento sulla sua superficie in termini di visibilità delle costellazioni non sarebbe così evidente”.

La questione è grave

Massa
(Immagine: Moriel Schottlender/PopSci)

Piccola lezione di fisica. Tra due corpi dotati di massa esiste una forza di attrazione gravitazionale che varia in ragione della massa dei corpi e della distanza (più precisamente, del quadrato della distanza) che li separa. Tale forza punta verso il centro di massa di tali oggetti, la cui posizione, a sua volta, dipende dalla loro forma e dalla distribuzione della materia al loro interno. Il centro di massa di una sfera di densità omogenea si trova esattamente al centro geometrico della sfera stessa: dunque, tutti i corpi che si trovano sulla sfera avvertiranno un’attrazione verso il suo centro, indipendentemente dalla posizione che ricoprono sulla superficie della sfera.

Il centro di massa di un piano omogeneo si trova al centro del piano stesso: di conseguenza (si veda l’animazione qui sopra) un corpo che si trova in prossimità del centro avvertirà un’attrazione gravitazionale ben diversa rispetto a quella avvertita da un corpo che si trova sui bordi del piano. Ora, provate a lanciare una palla in verticale: in che direzione cade? Chiamate vostro cugino in Australia e chiedetegli di fare lo stesso esperimento. Convinti?

Foto dallo SpazioIss

(Foto: Nasa)

Le immagini che ci arrivano dalla Stazione spaziale internazionale (ultime, per esempio, quelle scattate dal nostro Paolo Nespoli) si commentano da sé e valgono più di mille parole: il nostro pianeta appere incontrovertibilmente come una palla luminosa che spicca nell’oscurità dello Spazio. Altro che dischi.

Musk, aiutaci tu
Elon Musk è riuscito a liquidare in sette parole i terrapiattisti con questo tweet:

Questa la debole risposta della Flat Earth Society:

Francamente, non siamo troppo convinti. E voi?

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