Trovati i più antichi tatuaggi mai rilevati sulle mummie egizie

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Trovati i più antichi tatuaggi mai rilevati sulle mummie egizie

Tori, capre e linee misteriose sui resti umani conservati al British Museum e risalenti a 5.000 anni fa. Ma i tatuaggi più antichi in assoluto restano probabilmente quelli di Ötzi, l’Uomo del Similaun
di Sarah Gibbens – fotografie di Trustees of the British Museum
www.nationalgeographic.it

Scoperti i più antichi tatuaggi su mummie egizie

Nella foto: Quando la mummia (dell’uomo) è stata trovata nel 1900, il tatuaggio è stato scambiato per una macchia

Gli antichi egizi hanno realizzato tatuaggi prima di quanto pensassimo. Nuove analisi su due mummie del tardo periodo Predinastico, quasi a cavallo con il Protodinastico, mostrano su entrambe tatuaggi. Le mummie, di uomo e una donna, appartengono ad una collezione di sei, conosciute come mummie di Gebelein, dalla regione in cui sono state trovate nel 1900.

Ora in possesso del British Museum sono state di recente studiate nell’ambito di un progetto che porterà a riesaminare una serie di reperti ritenuti particolarmente importanti.

Questa immagine a infrarossi mostra la mummia maschile nota come Gebelein Man. Sul suo braccio si distingue chiaramente un tatuaggi

Entrambi gli individui vissero tra il 3351 e il 3017, particolare che fa dei tatuaggi appena scoperti i più antichi conosciuti nell’antico Egitto. Quelli noti in precedenza tra le salme dell’Antico Egitto erano più recenti di mille anni.

Ma il primato dei tatuaggi più antichi in assoluto dovrebbe però restare – il condizionale è d’obbligo in questi casi – a Ötzi, la mummia del Similaun conservata a Bolzano, l’uomo dell’Età del rame vissuto intorno al 3370-3100 a.C. (vedi articolo a lato).

A differenza dei tatuaggi di Ötzi, che mostrano tratti geometrici, quelli delle due mummie egizie sono il primo esempio di tatuaggi figurativi. Le nuove scoperte sono state pubblicate su Journal of Archaeological Science.

Ciò che inizialmente era sembrato una macchia è stato riesaminato con l’imaging a infrarossi, una tecnica che consente agli scienziati di analizzare con maggior chiarezza dettagli sulla pelle mummificata.


Sul corpo del maschio gli scienziati hanno visto le immagini di un toro selvatico e quella che sembra essere una capra berbera o muflone africano, [comunque due animali muniti di corna]. Il corpo della donna presenta invece quattro simboli a forma di “S” sulla parte superiore della spalla superiore e una linea a forma di “L” sul braccio, che gli archeologi ritengono possa essere un bastone di legno o una stampella.

Su entrambi i corpi i tatuaggi erano stati realizzati nel derma, la parte più spessa della pelle, con un inchiostro fatto con una sorta di fuliggine. Alcuni manufatti di rame trovati nelle vicinanze [dell’area di rinvenimento delle mummie] avevano fatto pensare a strumenti per il tatuaggio.

La mummia della donna di Gebelein agli infrarossi

Cosa ci raccontano i tatuaggi

La scoperta mette in evidenza, per la prima volta, come sia uomini che donne nell’Antico Egitto avessero tatuaggi.

In precedenza gli archeologi ritenevano che soltanto le donne nel Periodo predinastico, dal 4000 al 3100 a.C., fossero tatuate. Questa teoria era basata sull’analisi di raffigurazioni che mostravano donne con tatuaggi ed è la prima volta che viene trovata una prova reale di motivi visti prima solo in rappresentazioni artistiche.

I disegni presenti su entrambi i corpi suggeriscono una rilevanza simbolica, ma gli archeologi non ne conoscono l’esatto significato.

“Il capride è un simbolo comunemente utilizzato nel Periodo predinastico ma il suo significato non è ben compreso, mentre il toro è sicuramente collegato alla virilità maschile”, afferma l’autore dello studio e curatore del British Museum Daniel Antoine.

Sulla spalla della donna quattro tatuaggi a forma di “S” un simbolo trovato anche in raffigurazioni artistiche del periodo. © Riproduzione riservata archeologia, Antico Egitto, antichi egizi, Oetzi

La tomografia computerizzata ha permesso di rilevare che l’uomo doveva essere poco più che ventenne al momento della morte.
Un taglio nella spalla e una costola danneggiata fanno pensare che sia morto per una pugnalata alla schiena.

E cosa si può dire degli strani tatuaggi della donna?

“Al momento non ci sono spiegazioni convincenti”, dice Antoine. “Parliamo di un’epoca precedente alla comparsa della scrittura, sicché possiamo solo tracciare paralleli”.

Lo studio suggerisce che la posizione dei tatuaggi della donna sulla spalla e sull’addome possa significare che avesse una qualche funzione religiosa o uno status elevato.

Sul braccio della donna un tatuaggio a forma di bastone o staffa.

Ricerche ulteriori sui tatuaggi potranno aiutare a capire meglio queste prime forme di linguaggio visivo dell’Egitto, afferma il curatore.

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