Perchè l’anticiclone africano porta caldo rovente a differenza di quello delle Azzorre?

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Perchè l’anticiclone africano porta caldo rovente a differenza di quello delle Azzorre?

Le ondate estive di caldo sulla nostra penisola sono quasi sempre dovute alla presenza di un’alta pressione che dal Sahara occidentale si allunga verso il Mediterraneo occidentale ,l’anticiclone Nord africano appunto.

Ritratto di Mario Giuliacci

di Mario Giuliacci
www.meteogiuliacci.it

Tale situazione barica è in effetti quella più favorevole per la comparsa di ondate di caldo  sull’Italia per i seguenti motivi:

  • La serenità del cielo che caratterizza le alte pressioni favorisce una forte insolazione al suolo;

  • Nelle alte pressioni predominano lenti moti discendenti, dell’ordine di pochi cm/sec – un fenomeno noto come subsidenza- che però impediscono che il calore e il vapore emanati dal suolo possano diluirsi su uno strato più profondo verso l’alto. Di conseguenza, finché l’alta pressione resiste, allora calore e vapore  restano intrappolati in prossimità del suolo in un sottile strato di poche centinaia di metri, con conseguente progressivo accumulo  giorno dopo giorno, facendo in tal modo aumentare non solo i valori della temperatura letti al termometro, ma anche la sensazione di caldo aggiuntivo portato dall’aumento di umidità;

  • Nelle alte pressioni i venti sono molto deboli e pertanto il calore e il vapore acqueo accumulati in loco al suolo non possono essere nemmeno diluiti orizzontalmente verso le regioni adiacenti.

Anticiclone Nord africano a dx e quello delle Azzorre a sx

Anticiclone Nord africano a dx e quello delle Azzorre a sx Fonte Immagine: earthnullschool

Ma quanto detto fino ora vale anche per l’anticiclone delle Azzorre. Ma allora perchè l’Africano è più rovente dell’Azzorriano?

Ebbene, nelle alte pressioni con centro sul Nord Africa ed estese fino all’Italia, i venti più veloci a quote superiori a 4-6 km sospingono al di sopra della nostra penisola masse d’aria già inizialmente molto calde le quali poi, nei lenti moti discendenti da subsidenza, vengono ulteriormente surriscaldate per compressione di circa 10 gradi per ogni km di discesa, contribuendo così ad aumentare ancor più la temperatura in prossimità del suolo.

Invece quando è l’anticiclone delle Azzorre ad allungarsi fino all’Italia, allora i venti più veloci alle quote oltre 4-6 km  sono ovviamente più freschi di quelli africani di e quindi  – nonostante riscaldamento il riscaldamento di 10 °C per km subito anche da tali masse d’aria più fresche durante i lenti moti discendenti –  esse giungono a suolo meno roventi;

L’anticiclone Nord africano compare in tutte le stagioni ma la sua sgradevole presenza la avvertiamo solo in estate perché la normale calura della stagione viene ancor più esaltata dalla calura sempre e comunque portata dal medesimo attraverso i meccanismi appena descritti.

Nell’immagine di copertina  una tipica posizione estiva dei due anticicloni

In tempi recenti è comparso il malvezzo di assegnare un nome all’anticiclone africano, dando l’erronea impressione che il nome – così come avviene invece per i cicloni tropicali – voglia significare, in quella circostanza, una particolare virulenza di quell’anticiclone medesimo.In realtà non è così, l’anticiclone Nord africano è sempre caldo… sia con un nome che senza nome.

Fonte Articolo: Col. Mario Giuliacci

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