La siccità ha portato alla luce insediamenti sconosciuti in Gran Bretagna

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La siccità ha portato alla luce insediamenti sconosciuti in Gran Bretagna

Viste dall’alto, grazie alla archeologia aerea, le impronte di edifici dell’Età del Ferro
www.ansa.it

L’eccezionale siccità, provocata dall’ondata di calore da record che da giugno sta facendo boccheggiare la Gran Bretagna, ha fatto emergere in Galles antichi insediamenti rimasti finora nascosti. Le loro tracce sono state scoperte grazie all’archeologia aerea e l’uso di ‘droni Indiana Jones’, in forza alla Commissione Reale dei monumenti storici e antichi del Galles, come segnala il sito Science alert.

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Quelle che dall’alto appaiono, sul paesaggio ingiallito e secco, come tracce sbiadite di svariate forme sono in realtà le fondamenta di castelli, fortificazioni, fattorie, ville e altri edifici, che risalgono per la maggior parte all’Età del Ferro, mentre altri sono molto più recenti. Alcune di queste, chiamate ‘impronte secche’, appartengono a siti già noti a storici e archeologi, ma molte invece sono scoperte nuove. A permettere la loro apparizione è la quantità d’acqua presente nel suolo.


Queste impronte secche sono infatti il risultato dell’attività umana che ha creato un contrasto nascosto tra il terreno fertile con accesso all’acqua, e quello più secco o superficiale meno fertile. A memoria degli archeologi britannici, solo un’altra volta nel passato si sono avute condizioni simili. “La siccità del 1976 è famosa nell’archeologia britannica per aver mostrato siti archeologici prima sconosciuti. Il 2018 potrebbe essere un anno ugualmente ricco di nuove scoperte, grazie anche all’uso dei droni, che permettono un accesso molto più facile alle fotografie aeree”, aggiunge Ian Barnes, archeologo del British National Trust.

Un’opportunità che va sfruttata tempestivamente prima che finisca la siccità, aggiunge Toby Driver, uno dei ricercatori: “E’ una cosa contro il tempo. Molti di questi segni saranno visibili probabilmente solo per altre 2,5 settimane”.

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