Ecco le prime storiche immagini mai scattate su un asteroide: Ryugu è stato raggiunto da due rover giapponesi
Per la prima volta nella storia dell’esplorazione spaziale due rover mobili sono atterrati su un asteroide. Il traguardo è stato conquistato dalla JAXA, l’agenzia spaziale giapponese, che ha raggiunto l’asteroide Ryugu grazie alla missione Hayabusa 2. La sonda proverà anche a ‘mordere’ il sasso spaziale per riportarne dei frammenti sulla Terra.
di Andrea Centini
scienze.fanpage.it
I rover 1A e 1B (MINERVA 2) sganciati dalla sonda giapponese Hayabusa 2 hanno raggiunto con successo la superficie dell’asteroide 162173 Ryugu, che attualmente si trova a 250 milioni di chilometri dalla Terra. È la prima volta nella storia dell’esplorazione spaziale che due rover mobili riescono ad “atterrare” su un asteroide, si tratta dunque di un grandissimo risultato per la JAXA, l’agenzia spaziale nipponica. I due rover hanno già iniziato a esplorare Ryugu, spostandosi da una parte all’altra della sua superficie saltellando come agili coniglietti metallici, grazie a una massa rotolante installata al loro interno.
Rover-1B succeeded in shooting a movie on Ryugu’s surface! The movie has 15 frames captured on September 23, 2018 from 10:34 – 11:48 JST. Enjoy ‘standing’ on the surface of this asteroid! [6/6] pic.twitter.com/57avmjvdVa
— HAYABUSA2@JAXA (@haya2e_jaxa) September 27, 2018
Si tratta di manovre estremamente delicate, tenendo presente che si tratta di robot molto piccoli con un peso di appena un quarto di grammo sul corpo celeste (sulla Terra pesano un chilogrammo). Poiché l’attrazione gravitazionale di Ryugu è molto debole, basta un salto mal calibrato per farli letteralmente volare nello spazio. Al momento, comunque, tutto funziona alla perfezione e i rover stanno già inviando delle meravigliose immagini dalla superficie del corpo celeste.
Tra le fotografie più spettacolari divulgate dal controllo missione di Hayabusa 2 c’è quella in cui si vede l’ombra della sonda stagliata sulla superficie di Ryugu; la navetta si è avvicinata ad appena 55 metri di altezza dall’oggetto e ha sganciato il contenitore MINERVA 2 dove erano racchiusi i rover 1A e 1B. La manovra è stata eseguita con precisione chirurgica.
[MINERVA-II1] September 21 at 11:00 JST: The altitude of the spacecraft is now at 900m. This image was captured at 10:30 JST. The shadow of Hayabusa2 is now visible! (Real-time display of the navigation images has stopped: please wait for recovery). pic.twitter.com/6U5dJ0tsO0
— HAYABUSA2@JAXA (@haya2e_jaxa) 21 settembre 2018
I due robot saranno presto raggiunti da altri due dispositivi ancora a bordo di Hayabusa 2, lanciata nello spazio nel 2014. Il primo è il MASCOT (Mobile Asteroid Surface SCOuT) sviluppato dall’agenzia spaziale tedesca DLR e dal Centre national d’études spatiales (CNES): si tratta di un lander di 10 chilogrammi equipaggiato con una sensibile fotocamera, un microscopio operante nell’infrarosso, un radiometro e un magnetometro. Raggiungerà i compagni di viaggio all’inizio di ottobre. Il secondo è un rover chiamato 2, che dovrebbe essere liberato entro la fine del prossimo mese.
This is a picture from MINERVA-II1. The color photo was captured by Rover-1A on September 21 around 13:08 JST, immediately after separation from the spacecraft. Hayabusa2 is top and Ryugu’s surface is below. The image is blurred because the rover is spinning. #asteroidlanding pic.twitter.com/CeeI5ZjgmM
— HAYABUSA2@JAXA (@haya2e_jaxa) 22 settembre 2018