La meravigliosa danza dei buchi neri supermassicci
Dallo studio delle mappe radio, gli astronomi hanno individuato un modo per osservare al centro delle galassie buchi neri supermassicci binari, cioè in orbita reciproca, nella danza che potrebbe precedere la fusione in un buco nero ancora più massicci
di Matteo Boni
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Prima di fondersi, i buchi neri si devono avvicinare, compiendo una danza in cui si “inseguono” reciprocamente in orbite più o meno circolari per un certo periodo di tempo, formando un vero e proprio sistema binario. Dal 2015 i rilevatori di onde gravitazionali hanno potuto evidenziare la fusione di piccoli buchi neri, misurando le onde gravitazionali emesse durante la fusione, ma i rilevatori attuali non possono essere utilizzati per dimostrare la presenza di buchi neri binari supermassicci, cioè coppie di buchi neri enormi al centro delle galassie.

Una mappa radio a 5 GHz della sorgente 3C 334, come esempio di potente sorgente radio nel cielo in cui è visibile un getto che cambia continuamente direzione (precessione), le cui caratteristiche sono spiegabili con la presenza di un sistema di buchi neri binari. Il getto si propaga dal nucleo della galassia -le sue stelle non sono visibili alle frequenze radio- a circa dieci miliardi di anni luce da noi. Da sinistra a destra, l’immagine copre cinque milioni di anni luce. Il diagramma inserito nell’immagine illustra i processi fisici nella coppia di buchi neri. I getti possono formarsi nel disco di gas intorno al buco nero e la loro direzione è legata alla rotazione del buco nero stesso, il cui asse di rotazione è mostrato con una freccia rossa. Quest’ultimo cambia direzione periodicamente a causa della presenza del secondo buco nero. Crediti: M. Krause / University of Hertfordshire