La cura funziona: la torre di Pisa: si è “raddrizzata” di 4 cm in pochi anni

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La cura funziona: la torre di Pisa: si è “raddrizzata” di 4 cm in pochi anni

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Pende sempre di meno lo storico simbolo della città toscana: in due decenni il campanile più famoso al mondo ha recuperato 4 centimetri di pendenza. Il che vuol dire che ha assunto una posizione ormai stabile e gode di buona salute.

È la conclusione degli esperti del Gruppo di sorveglianza che da più di 17 anni sono tenuti ad osservare i movimenti del monumento di Piazza dei Miracoli e che adesso certificano uno stato di salute della torre campanaria addirittura migliore rispetto alle previsioni del comitato internazionale coordinato da Michele Jamiolkowski tra il 1993 e il 2001.

Non tutti sanno, infatti, che la torre di Pisa sta seguendo una vera e propria “cura” e che, da quando è iniziata, “la Torre ha ridotto la sua pendenza di circa 2 mila arcosecondi, più o meno mezzo grado. Le ‘oscillazioni’ ora variano alla media di 1/2 millimetri l’anno, ma quel che più conta è la stabilità del campanile che è migliore delle previsioni iniziali”, come spiega Nunziante Squeglia, docente di Geotecnica dell’università di Pisa e collaboratore del Gruppo di sorveglianza.

Durante i lavori di consolidamento (dal 1990 al 2001), la pendenza del campanile si è ridotta tramite la cerchiatura di alcuni piani, l’applicazione temporanea di tiranti di acciaio e contrappesi di piombo e la sottoescavazione. Si è anche consolidata la base in modo che consentirà di mantenere in sicurezza la torre per almeno altri tre secoli, permettendo così l’accesso ai visitatori.
Dal 2008 la torre ha raggiunto il livello definitivo di consolidamento attestatosi su 3,97°, con uno spostamento alla cima del campanile di quasi mezzo metro. Il successo dell’operazione si deve a Michele Jamiolkowski, docente del Politecnico di Torino e presidente del Comitato internazionale per la Salvaguardia della Torre di Pisa dal 1990 al 2003, ea Carlo Viggiani, docente del Dipartimento di ingegneria geotecnica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e presidente del Comitato internazionale per la conservazione dei monumenti e dei siti storici, e all’ingegnere John Boscawen Burland, professore del Dipartimento di ingegneria civile dell’Imperial College di Londra.

Il Gruppo oggi – la “certificazione” del buono stato di salute della Torre porta le firme di Salvatore Settis, Carlo Viggiani e Donato Sabia – si riunisce a Pisa ogni tre mesi e le attività consistono nell’analisi costante dei movimenti della Torre, nel miglioramento della qualità delle misure effettuate, nella gestione e nell’ampliamento del sistema di monitoraggio, nella promozione di studi e di ricerche orientate a una maggiore conoscenza del comportamento statico e dinamico del campanile pisano.

Germana Carillo

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