Australia: ondata di caldo estremo stermina quasi un terzo delle volpi volanti dagli occhiali

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Australia: ondata di caldo estremo stermina quasi un terzo delle volpi volanti dagli occhiali

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Secondo ABC Far North, l’ondata di caldo estremo  che ha colpito a novembre l’estremo nord del Queensland avrebbe ucciso più di 23.000 volpi volanti dagli occhiali (Pteropus conspicillatus), cioè praticamente un terzo degli esemplari di questi pipistrelli della frutta, che arrivano a pesare fino a un Kg, che erano presenti in Australia.

Il caldo ha sterminato soprattutto le colonie di volpi volanti dagli occhiali dell’area di Cairns, dove le temperature hanno superato i 42 gradi Celsius per due giorni consecutivi, battendo di ben 5° C il precedente record della temperatura registrato nel mese di novembre.

Justin Welbergen, del Lab of animal ecology dell’Hawkesbury institute for the environment della Western Sydney University, sta raccogliendo numerosi esemplari di pipistrelli morti e ha detto all’ABC Far North «E’ stato il secondo più grande decesso di massa di volpi volanti mai registrato in Australia ed è la prima volta che è successo a questa specie. Si tratta certamente di eventi mortali  della fauna selvatica molto gravi e si verificano a livelli quasi biblici. Il più grande è stato quello nel sud-est del Queensland nel 2014, dove morirono circa 46.000 animali, prevalentemente volpi volanti nere (Pteropus alecto). Le dimensioni della popolazione della volpe volante dagli occhiali in Australia è stimata in circa 75.000 individui, più o meno, quindi, a tutti gli effetti, questo significa che abbiamo perso quasi un terzo dell’intera specie in Australia. Direi che perdere un terzo delle specie in un pomeriggio caldo, rafforza sicuramente il fatto che sia il governo federale che quello del Queensland debbano considerino l’eventualità di passare la specie da “vulnerabile “a “in pericolo”, se non “in pericolo critico”».

Nonostante il governo liberal-nazionalista australiano continui nella sua testarda politica negazionista, l’Australia è uno dei Paesi più colpiti dal riscaldamento globale  e Welbergen fa notare che «E’ anche la prima volta che si sono verificate massicce morti di volpi volanti a causa dello stress da calore nell’Australia settentrionale, dove le condizioni erano tipicamente calde e umide, ma di solito rimanevano sotto i 40 gradi. La scienza concorda sul fatto che questo sia un segnale delle cose che avverranno. Gli eventi caldi estremi stanno aumentando di frequenza, anche in termini di intensità e durata, e possiamo aspettarci che temperature più estreme si presentino sempre più frequentemente più a nord. Una parte di un evento così estremo può sicuramente essere statisticamente attribuita al cambiamento climatico. Penso che questo non sia più in discussione».

Durante l’ondata di caldo estremo, nei sobborghi di Cairns le volpi volanti cadevano morte dagli alberi dove erano appollaiate e alcune persone sono state costrette a lasciare le loro case a causa del puzzo di  migliaia di carcasse di pipistrelli in decomposizione.

In assenza di protocolli ufficiali su come affrontare una strage di questa portata, il compito di rimuovere i pipistrelli morti è stato in gran parte affidato a un esercito di ambientalisti e animalisti, a loro rischio e pericolo, visto che questi pipistrelli della frutta sono noti vettori di malattie anche mortali per l’uomo..

Rebecca Koller, un’animalista, ha detto ad ABC Far North che il suo gruppo ha salvato  circa 850 pipistrelli se ne sta prendendo cura ancora di circa 200 nella sua proprietà a Kuranda: «Nessuno dei nostri volontari era preparato per i numeri che abbiamo avuto. Prima di questo evento avevamo già avuto più di  500 orfani in cura».

Welbergen è molto preoccupato perché in Australia ormai c’è in media una grande moria (più di 1.000 esemplari) di volpi volanti all’anno e ricorda che già nello studio “Climate change and the effects of temperature extremes on Australian flying-foxes” che aveva pubblicato nel novembre 2007 su Proceedings of the Royal Society – B il so tem aveva identificato più di 30.000 volpi volanti morte e c he «Abbiamo prove per almeno altri 9 eventi importanti per i quali il numero di vittime è ora nell’insieme di oltre 100.000 individui. Quindi questo è chiaramente un problema molto serio per la salvaguardia a lungo termine delle volpi volanti in Australia».

Lo scienziato australiano conclude: «Gli impatti dei cambiamenti climatici sui pipistrelli sono chiaramente visibili, dato che spesso si appollaiavano vicino alle aree urbane. Questi tipi di eventi sollevano preoccupazioni su ciò che sta accadendo ad altre specie, in particolare alla fauna selvatica che ha uno stile di vita più solitario e criptico. Se il 30% di tutti i koala muoiono in una foresta, chi sarà lì per vederli e contarne i cadaveri? Le volpi volanti sono i canarini australiani nella miniera di carbone».

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