OMS: non è assolutamente certo che il coronavirus si annullerà con il caldo

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OMS: non è assolutamente certo che il coronavirus si annullerà con il caldo

“Il virus molto probabilmente continuerà ad avere la capacità di diffondersi, non è una classica influenza”
di Col Mario Giuliacci
www.meteogiuliacci.it

Alla luce di una nuova alba, quando abbiamo superato i 100 mila contagi in tutto il mondo, purtroppo le ultime analisi che ci giungono dall’Oms non sono confortanti. La speranza che il coronavirus si quieti completamente in estate come una normale influenza è ridotta praticamente all’osso. Lo sostiene l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolineando che affermarlo sarebbe “una falsa speranza”. Nelle fasi iniziali dell’epidemia, le autorità sanitarie degli Stati Uniti affermarono che c’era una probabile correlazione nei modelli di previsione secondo cui il virus “potrebbe essere potenzialmente stagionale” e attenuarsi in condizioni più calde. “Speriamo che lo faccia. Sarebbe una manna dal cielo “, ha detto Mike Ryan, direttore esecutivo del programma di emergenza sanitaria dell’Oms. “Ma non possiamo fondare le speranze in questo presupposto. Non ci sono prove“.

“Dobbiamo presumere che il virus continuerà ad avere la capacità di diffondersi, perchè appunto non è minimamente paragonabile alla classica influenza stagionale”, ha aggiunto Ryan presso la sede dell’agenzia a Ginevra.

Secondo quanto ha dichiarato recentemente l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero totale di casi COVID-19 ha superato i 100.000 in tutto il mondo. La maggior parte dei casi riguarda la Cina continentale, seguita da Corea del Sud, Iran e Italia. Tra i paesi con dei casi di contagio troviamo anche alcuni stati africani, ove notoriamente vige un clima caldo tutto l’anno.

“Questo è un virus unico, con caratteristiche uniche. Questo virus non è influenza”, ha affermato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

“Siamo in un territorio inesplorato, non esiste al momento un vaccino, non abbiamo cure medicine per curare al meglio la malattia.”

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