2 aprile 1808: il terremoto di Mw 5.7 che colpì il Pinerolese

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2 aprile 1808: il terremoto di Mw 5.7 che colpì il Pinerolese

La scossa ebbe un’intensità dell’VIII grado della scala Mercalli e una magnitudo momento (Mw) stimata in 5.7 con epicentro presunto tra gli abitati di Torre Pellice, Luserna e Angrogna
www.vocepinerolese.it

Esattamente 212 anni fa, il 2 Aprile del 1808, era un Sabato. Il cielo era terso.
Pinerolo, si svegliò e, come avviene ancora oggi, in molti uscirono di casa in occasione del grande mercato del Sabato che richiamava una moltitudine di persone provenienti dalle campagne e dai centri abitati circostanti.
L’inverno sembrava non voler cedere il passo alla stagione primaverile e, in quel giorno, le temperature erano tutt’altro che miti.

Nel corso di quella giornata in varie località si verificarono alcuni inquietanti fenomeni che impressionarono non poco i numerosi testimoni che ebbero modo di osservali: alcuni corsi d’acqua Pinerolesi aumentarono improvvisamente e senza alcun evidente motivo la loro portata, a tal punto che in qualche tratto superarono gli argini tracimando nelle campagne circostanti.
Nulla lasciava però presagire quanto, di lì a poco, sarebbe avvenuto in quell’angolo di Piemonte.

Alle ore 17 e 43 minuti, un terremoto di intensità dell’ VIII grado della scala Mercalli e una magnitudo momento (Mw) stimata in 5.7 con epicentro presunto tra gli abitati di Torre Pellice, Luserna e Angrogna, colpì violentemente l’intero Arrondissement de Pignerol causando gravissimi danni in tutti i Comuni della bassa Val Pellice, della bassa Val Chisone e lungo tutta la fascia pedemontana compresa tra Barge e Cumiana. La scossa si protrasse per circa 20 secondi, mentre secondo altre testimonianze ebbe una durata di “mezz’Ave Maria”.

Dopo la distruttiva scossa delle ore 17 e 43 minuti, altre 62 repliche, per quanto più brevi e meno forti, si susseguirono per tutta la serata del 2 aprile fino alle 21 e 15, quando un nuovo episodio sismico, sebbene leggermente meno violento del primo, colpì gravemente i Comuni Pinerolesi già devastati poche ore prima.

Da allora ebbe inizio una lunga sequenza sismica che durò per più di 4 anni e la relativa faglia risulta essere ancora attiva oggi.

Informazioni desunte dal libro “La terra trema” di Gianfranco Fioraso.

Alessandro Turin – www.meteopinerolese.it

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