Quasi un miliardo di persone vive grazie al cibo reso possibile dal monsone indiano, facendo diventare il suo tempismo e la sua ricorrenza nel tempo, una questione di immensa importanza. Anche solo sapere quando ci si può aspettare che arrivi, offre enormi vantaggi, e i ricercatori hanno una spiegazione inaspettata del perché le previsioni di alcune annate sono state più accurate di altre.

Intuitivamente, ci aspetteremmo che le eruzioni vulcaniche interferiscano con le previsioni meteorologiche a lungo termine, una complicazione in più nel sistema, che rende tutto più difficile da modellare. Tuttavia, un team tedesco-indiano ha scoperto che quando si tratta di monsone, è vero il contrario, con grandi eruzioni che ne migliorano la prevedibilità.

Il motivo, spiegano in Science Advances , è che i vulcani legano più strettamente il monsone a le annate in cui è presente El Niño, gli eventi che influenzano il clima in tutto il mondo ogni cinque anni circa. Sebbene ci sia ancora un’enorme quantità di cose che non comprendiamo di El Niños, i loro effetti sono così diffusi da essere attentamente monitorati e studiati, creando un serbatoio di conoscenza a cui si può attingere per qualsiasi cosa strettamente correlata.

Gli autori sono giunti alla loro conclusione combinando secoli di osservazioni con dati geologici che risalgono a molto più indietro, ad esempio gli anelli degli alberi e le carote di corallo. Sebbene i risultati inizialmente contraddissero le aspettative, alla fine hanno avuto senso con l’aiuto dei modelli climatici globali.

“Le minuscole particelle e i gas che un grande vulcano scaglia nell’aria, entrano nella stratosfera e vi rimangono per alcuni anni” , ha affermato in un comunicato il dottor R. Krishnan , dell’Indian Institute of Tropical Meteorology . “Mentre la materia vulcanica nella stratosfera, in una certa misura, impedisce al sole di raggiungere la superficie terrestre, la minore forzatura solare aumenta la probabilità di un evento di El Niño nell’anno successivo “.

Anche se questo confonde le aspettative, le ricorrenze di El Niños sono una delle domande più studiate in climatologia. El Niños rende alcune parti del mondo più calde e altre più fresche del solito, ma nel complesso tendono ad essere associate a temperature globali insolitamente elevate. Tuttavia, ha spiegato Krishnan , “meno sole significa meno calore e quindi un cambiamento delle differenze di temperatura tra l’emisfero settentrionale e meridionale, che a sua volta influisce sulla circolazione atmosferica su larga scala e sulle dinamiche delle precipitazioni”.

Meno studiata è stata la relazione più complicata tra eruzioni, El Niños e monsoni. “È più probabile che grandi eruzioni vulcaniche promuovano la coincidenza di eventi caldi di El Niño sul Pacifico e siccità monsoniche indiane – o, al contrario, eventi freddi di La Niña sull’eccesso di monsoni del Pacifico e oceano indiano”, ha concluso Krishnan .

A breve termine, il lavoro potrebbe aiutare gli agricoltori nel sapere con molto anticipo, sia i tempi che la forza dei monsoni e adattare così le loro piantagioni all’impatto con essi. A più lungo termine, i risultati potrebbero fornire una migliore comprensione delle conseguenze che si potrebbero avere, se dovessero essere intrapresi progetti per mitigare il riscaldamento globale, impedendo a parte della luce solare di raggiungere la bassa atmosfera.