John Constable, il pittore delle scie chimiche ……. del 1800!!!!

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John Constable, il pittore delle scie chimiche ……. del 1800!!!!

John Constable, il pittore delle scie chimiche ……. del 1800!!!!


Chi poteva immaginare che un pittore smontasse con un sol colpo di… pennello tutte le teorie complottiste che quotidianamente infestano la rete? 
REDAZIONE BLUE PLANET HEART

Impazza la follia in internet, la disinformazione e l’oltraggio alla scienza, ormai anche motivo di proselitismo pre e post-elettorale, con continui attacchi alla Nato, aerei fantasma che compaiono in cielo e avvelenamenti collettivi, che non fanno altro che violentare l’intelligenza di persone che studiano da tempo le materie scentifiche.

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The gorgeus Daily

E’ ormai inutile avere un confronto con le persone che sostengono la teoria delle scie chimiche, in quanto spesso, per mancanza di argomenti, si scade in insulti o si viene tacciati per “servi del potere occulto”. Nonostante si possano sviluppare tematiche comprovate e apportare contributi scientifici, è impossibile far comprendere a questi interlocutori le normali leggi della termodinamica e della fisica dell’atmosfera che regolano da SEMPRE la formazione delle nuvole e, di conseguenza, delle scie di condensazione

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Old Sarum

Tutto ci saremmo aspettati meno che trovare “nientepopodimeno”che un PITTORE,  come alleato per dimostrare quanta falsità e idiozia viene giornalmente diffusa in rete.

Il pittore in questione è il Sir John Constable (1776-1837), un inglese che fece dell’amore per la natura e del paesaggio, il motivo di ispirazione dei suoi quadri che sono esposti nei musei di tutta Europa. Ebbene, da molte delle sue opere, sembrerebbe che le famose “irrorazioni chimiche” descritte dai complottisti fossero attuali già nel 19esimo secolo!!!

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The fullness of nature

Il pittore descriveva con le sue opere i colori sgargianti dei cieli al tramonto, pieni di meravigliosi cirri e cirrostrati, così demonizzati dagli ignoranti del cielo, e invece così poetici nelle rappresentazioni di Constable, fedeli nella loro descrizione che attraverso i pennelli ci arriva ancora ai giorni nostri, propria di un amante spassionato del cielo e delle nuvole

Visto che Il primo aeroplano propriamente detto Flyer vide la luce nel 1903, quando i fratelli Wright riuscirono a far spiccare il volo ad una specie di aliante dotato di un motore da 16 cavalli a Kill Devil Hil in Carolina del Nord, USA, nel periodo storico vissuto da John Constable esistevano solo le mongolfiere, che intorno al 1810 iniziarono a vedersi nel cielo e quindi erano gli unici mezzi che potevano essere in grado di generare “scie” di tal importanza, immaginando la maniera quasi comica di tale modo di cospargere e inseminare” il cielo. 

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Zirruswolken

Come si può vedere dal quadro rappresentato qui sopra, la bellezza dalla rappresentazione dei cirri da parte di John  Constable è davvero degna di un esperto metereologo: infatti lui definiva il suo modo di dipingere “skyning”, dipingere le nuvole, non per le immagini che evocano e nemmeno per usarle negli sfondi di composizioni più grandi, ma per indagarle in ogni minimo dettaglio e per studiarne la forma e l’anatomia, come un altro pittore avrebbe studiato l’anatomia del corpo umano.
Sono, in effetti, gli stessi  anni,  in cui compaiono i primi studi di meteorologia: è del 1820 l’ articolo di Luke Howards “On the modification of the clouds”, con la prima classificazione delle nuvole dal punto di vista scientifico.

La sua fonte d’ispirazione era la natura e della natura vuoleva osservare e comprenderero tutto, perché, diceva, “non si vede veramente qualcosa, se non lo si capisce“. Guardare con attenzione quello che lo circondava, significava, per lui, dipingere e dipingere voleva dire vivere appieno le proprie sensazioni, perché “la pittura non è che una parola diversa per dire sentimento”.
Nella sua pittura i protagonisti erano gli eventi naturali, le forze della natura e, soprattutto, il cielo, perché per lui “ il cielo è l’elemento chiave, l’ago della bilancia, il primo organo del sentimento… e la sorgente della luce che, in natura, governa ogni cosa“. Proprio per questo, umilmente, vorremmo che, tutte quelle persone che sbandierano giornalmente complotti e misteri in ogni piccolo cirro che si sviluppa nel cielo, e che demonizzano qualsiasi aereo passa sopra la loro testa, prendessero come motto per la loro esistenza il detto di Sir John Constable: “non si vede veramente qualcosa, se non lo si capisce”.   REDAZIONE BLUE PLANET HEART

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