Anticiclone Africano in ritardo, poco probabile una ondata di calore a maggio

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Anticiclone Africano in ritardo, poco probabile una ondata di calore a maggio

Alta pressione di matrice africana ancora rintanata a basse latitudini, conseguenze da noi
In redazione Mario Giuliacci


Meteo: Anticiclone Africano in ritardo, il caldo si allontana

La bollente alta pressione dell’Anticiclone Nord-Africano sembra in ritardo sulla tabella di marcia, e ciò potrebbe scongiurare fiammate di caldo intenso già in questo mese di maggio. Le anomalie termiche (più calde o fredde del normale) nelle temperature superficiali del mare (SST = Sea Surface Temperature) del Golfo di Guinea influenzano infatti lo spostamento verso nord dell’Anticiclone Nordafricano.

In particolare acque più fredde rendono l’alta pressione più intensa, perché i monsoni africani risultano più intensi e quindi la ITCZ (zona di convergenza dei venti provenienti da sud e da nord) tende ad avanzare verso più alte latitudini, e di conseguenza vi è una maggiore probabilità di ondate di caldo intenso sull’Italia; al contrario, acque superficiali più calde rendono l’alta pressione più debole e meno probabili le ondate di caldo intenso sul nostro Paese. 

La ITCZ infatti è il motore che convoglia verso l’alto le correnti che, in quota, si spingono successivamente verso nord, per poi ricadere verso la superficie a latitudini subtropicali: una compressione della colonna d’aria che, appunto, dà vita all’alta pressione. Chiaramente, più è intensa la spinta verso l’alto esercitata dalla ITCZ, più vigorosa sarà anche la ricaduta verso la superficie a più alte latitudini e quindi l’intensità e l’espansione verso nord dell’alta pressione. E allora, qual è adesso la situazione cosa ci attende nelle prossime settimane?

Ebbene, in questo mese di maggio la superficie del mare, nel Golfo di Guinea, risulta più calda della norma e questo comporta una ITCZ meno intensa e ancora ancorata attorno all’Equatore, e di conseguenza anche un ritardo nello spostamento verso nord dell’alta pressione di matrice africana. Insomma, perdurando queste condizioni, difficilmente vedremo intense fiammate di caldo africano già in questo mese di maggio

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