IL CAMBIAMENTO DI CIRCOLAZIONE VERSO UN TEMPO DAI CONNOTATI PIÙ ESTIVI, IN AVVIO DALLA PROSSIMA SETTIMANA, ANALIZZATO SOTTO IL PROFILO TERMICO

0

IL CAMBIAMENTO DI CIRCOLAZIONE VERSO UN TEMPO DAI CONNOTATI PIÙ ESTIVI, IN AVVIO DALLA PROSSIMA SETTIMANA, ANALIZZATO SOTTO IL PROFILO TERMICO

IL CAMBIAMENTO DI CIRCOLAZIONE VERSO UN TEMPO DAI CONNOTATI PIÙ ESTIVI, IN AVVIO DALLA PROSSIMA SETTIMANA, ANALIZZATO SOTTO IL PROFILO TERMICO

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Dall’andamento degli scenari di insieme della temperatura a 850 hPa – cioè a circa 1500 metri di quota – previsti sulla verticale di Roma che come sempre prendiamo come esempio per tracciare il comportamento termico nelle linee generali, vediamo come la modifica della circolazione atmosferica che andrà delineandosi a partire dalla prossima settimana lascerà da parte le dinamiche primaverili per iniziare a dare più spazio a quelle dalle caratteristiche più estive.

Si partirà in questi giorni da una fase più fresca rispetto alla climatologia tipica del periodo a causa dell’afflusso di aria relativamente fredda che si muoverà all’interno saccatura in procinto di svilupparsi sul Mediterraneo centrale e di evolvere verso le regioni meridionali entro il fine settimana, con le annesse condizioni di instabilità. Si proseguirà poi, nel corso della prossima settimana, con un primo aumento della temperatura che sarà causato dall’arrivo di aria più temperata atlantica sospinta verso le nostre latitudini dall’Anticiclone delle Azzorre. Si terminerà tra la fine di maggio e i primi giorni di giugno – e quindi con il debutto dell’estate meteorologica – con un probabile ulteriore incremento termico che potrebbe accompagnarci verso una fase più calda della media ancora da valutare, vista la dispersione degli scenari calcolati che al momento non ci permette di inquadrare meglio il futuro scenario appena abbozzato dalla modellistica numerica.

Questo ulteriore aumento della temperatura potrebbe dipendere da una possibile espansione del promontorio nord africano, indotto un’oscillazione del flusso zonale che ancora dovrà passare attraverso molti ricalcoli prima di essere definita nella forma e nella sostanza. La tendenza della temperatura in quota a un costante aumento tra la fine di maggio e i primi giorni di giugno, fino ad abbracciare probabilmente almeno i primi sette giorni del nuovo mese, è comunque indice di un trasporto (avvezione) di aria calda alle quote superiori che, per sua natura, spinge la colonna troposferica a gonfiarsi e quindi a diventare più stabile su intervalli di tempo che diventano tendenzialmente più lunghi: il passaggio da una dinamica di tipo primaverile ad una più tipica della stagione estiva sembra quindi confermato.

Share.

Leave A Reply