LINEA TENDENZA PER LE PROSSIME DUE SETTIMANE

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LINEA TENDENZA PER LE PROSSIME DUE SETTIMANE

LINEA TENDENZA PER LE PROSSIME DUE SETTIMANE

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Torniamo a rispolverare le singole previsioni di ensemble per avere un’idea delle condizioni meteorologiche che ci accompagneranno, all’incirca, nelle prossime due settimane. Consideriamo per esempio gli scenari previsti sulla verticale di Roma non certo per scrivere una previsione dettagliata valida per la capitale ma per estrapolare, proprio da questi scenari, informazioni a carattere generale sulla probabile futura dinamica del tempo attesa in particolare sulle nostre regioni centro-settentrionali. Preso atto dell’ormai imminente cambiamento di circolazione che si farà strada a partire da domani e che comporterà un apprezzabile calo termico con il ritorno delle condizioni di instabilità, dobbiamo dire che anche nei giorni successivi l’atmosfera continuerà a mostrarsi piuttosto vivace. L’andamento degli scenari di temperatura a 850 hPa, cioè a circa 1500 metri, evidenziano infatti una certa permanenza sul Mediterraneo centrale di aria fresca in quota perché la temperatura si manterrà su valori di qualche grado inferiori alla media climatologica dell’ultimo trentennio.

È proprio questo l’ingrediente fondamentale per poter parlare di atmosfera instabile perché l’aria fresca in quota favorisce l’innesco dei moti convettivi che trasportano verso l’alto l’aria calda e umida presente nei bassi strati per formare nubi a sviluppo verticale, da cui si originano rovesci e temporali. Esaurito il potenziale energetico proveniente dalla fase calda legata alla breve espansione del promontorio nord africano, da metà settimana la maggior parte dell’energia disponibile per la convezione proverrà dalla radiazione che il sole trasmetterà al suolo e questo, a sua volta, alla massa d’aria che si trova a contatto con esso. Ecco così spiegato il motivo per cui quel «segnale instabile» che emerge dallo scenario medio delle precipitazioni (linea bianca in grassetto in basso) si presenta seghettato, con il picco che cade nelle ore pomeridiane che sono quelle più calde della giornata.Per il momento partiamo da questa impalcatura prevista dello stato del tempo, vale a dire dallo scheletro su cui passo dopo passo si costruirà lo scenario meteorologico giornaliero che ci permetterà di scendere nei dettagli e di vedere le variazioni sui tempi, sui modi e sull’intensità con cui si manifesteranno queste condizioni di instabilità.NOTA – Le regioni meridionali si troveranno ai margini di questa circolazione per cui diventa più difficile cogliere il segnale perché ad oggi appare più debole.

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