DA MERCOLEDI’ 11 A DOMENICA 15 ONDATA DI CALDO A TRATTI INTENSA, IN SUCCESSIVA ATTENUAZIONE GRAZIE AL PROBABILE INTERVENTO DELL’ANTICICLONE DELLE AZZORRE

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DA MERCOLEDI’ 11 A DOMENICA 15 ONDATA DI CALDO A TRATTI INTENSA, IN SUCCESSIVA ATTENUAZIONE GRAZIE AL PROBABILE INTERVENTO DELL’ANTICICLONE DELLE AZZORRE

DA MERCOLEDI’ 11 A DOMENICA 15 ONDATA DI CALDO A TRATTI INTENSA, IN SUCCESSIVA ATTENUAZIONE GRAZIE AL PROBABILE INTERVENTO DELL’ANTICICLONE DELLE AZZORRE

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Ci sono configurazioni bariche che non lasciano molti dubbi sulla loro realizzazione una volta che i calcoli probabilistici della modellistica numerica iniziano, con largo anticipo, a delinearne i contorni: una di queste è quella del promontorio di matrice subtropicale continentale che, stretto da due circolazioni antagoniste di bassa pressione, insieme ai due centri depressionari va a scrivere alle quote superiori della troposfera la lettera «omega» dell’alfabeto greco (fig. 1). Si tratta di un disegno barico bloccante perché per almeno cinque giorni rimane in posizione quasi stazionaria, subendo lievi oscillazioni ma senza perdere la forma di onda, ben sviluppata in ampiezza, che lo caratterizza.

Alimentato direttamente da una massa di aria calda di estrazione desertica, la configurazione si associa alle onde di calore, come quella che da domani inizierà a interessare la nostra penisola e che, con buona probabilità, ci accompagnerà almeno fino a domenica 15 giugno. Come abbiamo scritto nella precedente analisi, la parte più consistente del trasporto dell’aria calda subtropicale resterà relegata al Mediterraneo occidentale, dove sulla quota isobarica di 850 hPa – cioè a circa 1500 metri di quota – si prevedono isoterme oscillanti tra 22 e 25 °C. La nostra penisola si troverà quindi sul lato destro rispetto ai massimi dell’avvezione ad eccezione della Sardegna, più vicina a quelle aree. Sulla nostra verticale, alla stessa quota, sarà probabilmente raggiunta la soglia dei 20-21 °C nel fine settimana, quando si prevede la massima espansione del flusso subtropicale soprattutto lungo il versante occidentale (fig. 2). Nonostante le isoterme non arrivino quindi a valori eccessivamente elevati in quota – a tal proposito abbiamo sperimentato temperature tra i 25 e i 29 °C nelle ondate di calore più forti – il caldo risulterà a tratti intenso per via delle caratteristiche della configurazione barica, di cui abbiamo parlato nel precedente intervento. Per questi motivi già discussi, nella seconda parte della settimana le temperature su tutta la nostra penisola oscilleranno, grossomodo, tra i 29 e i 35 °C, con picchi che potrebbero raggiungere i 36-37 °C.

Qualche grado in più sulla Sardegna, dove i 38-39 °C potrebbero essere localmente raggiunti nelle aree interne. A seguire, la circolazione zonale alle alte latitudini avrà la forza di smantellare il promontorio e di raggiungere l’Europa centro-settentrionale con le correnti perturbate atlantiche. Questa dinamica aiuterà l’Anticiclone delle Azzorre a espandersi verso i settori occidentali del nostro continente e a prestare il suo fianco orientale allo scorrimento di aria più temperata che all’inizio della prossima settimana potrebbe determinare almeno un’attenuazione dell’ondata di caldo: al momento non si possono fornire ulteriori dettagli perché lo scenario presenta ancora delle incertezze, essendo legato anche all’incremento delle condizioni di instabilità ancora da valutare circa la loro efficacia.

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