IL RICAMBIO D’ARIA AD INIZIO SETTIMANA E LA SUCCESSIVA LINEA DI TENDENZA

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IL RICAMBIO D’ARIA AD INIZIO SETTIMANA E LA SUCCESSIVA LINEA DI TENDENZA

IL RICAMBIO D’ARIA AD INIZIO SETTIMANA E LA SUCCESSIVA LINEA DI TENDENZA

di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Siamo ormai alla vigilia di un cambiamento del tempo che entro mercoledì 18 giugno metterà fine all’ondata di caldo, grazie all’arrivo di una massa d’aria relativamente più fresca di origine atlantica che sostituirà quella preesistente, di natura subtropicale. Come abbiamo scritto nell’ultima analisi, sarà il passaggio di una goccia a definire l’evoluzione delle condizioni di instabilità e a determinare il calo termico associato, a iniziare dalle regioni settentrionali – dove domani saranno maggiormente coinvolti dai fenomeni soprattutto i settori centro-orientali – per passare a quelle centrali nella giornata di martedì e terminare al Sud tra mercoledì e giovedì.

Lo sviluppo dei temporali, anche di forte intensità e quindi localmente accompagnati da nubifragi, grandinate e colpi di vento, sarà come sempre una conseguenza dello stato termico di partenza in cui ci troviamo nel momento in cui il promontorio nord africano lascia il campo a circolazioni cicloniche aperte o chiuse – come in questo caso – che incentivano la formazione dei moti convettivi, cioè dei pilastri su cui poggiano le celle temporalesche. L’evoluzione a cui andrà incontro questo stato termico nei prossimi giorni è evidenziata per esempio dall’andamento dell’anomalia di temperatura a 850 hPa, cioè a circa 1500 metri, previsto fino a giovedì. Nel primo pomeriggio di domenica 15 giugno, a questa quota la massa d’aria sul Centro-Nord e sulla Sardegna aveva una temperatura tra i 6 e i 10 °C superiori alla media climatica di riferimento (fig. 1, a sinistra). Martedì 17, quando la goccia fredda interesserà soprattutto le regioni centrali con la nuova massa d’aria al seguito, al Nord e al Centro i valori termici si riallineeranno grossomodo alla climatologia del periodo (fig. 1, al centro). Con la successiva evoluzione del minimo in quota verso i mari meridionali, nei due giorni successivi il calo termico arriverà poi anche al Sud (fig. 1, a destra).

Tra mercoledì 18 e venerdì 20, tuttavia, si farà strada da ovest anche una nuova rimonta anticiclonica, legata sempre al promontorio nord africano, destinata almeno per il momento a mantenere il proprio centro di azione tra la penisola iberica e la Francia, dove un altro trasporto di aria calda subtropicale determinerà un nuovo sensibile aumento delle temperature. Anche se la nostra penisola si troverà sul fianco destro della cresta dell’onda anticiclonica (fig. 2), le regioni centro-settentrionali tenderanno a trovarsi sempre più coinvolte dall’azione dell’alta pressione e quindi anche della massa d’aria calda che la sua circolazione oraria veicolerà in parte anche verso la nostra penisola, causando un nuovo incremento delle temperature che torneranno così su valori superiori alle medie del periodo sulla maggior parte delle nostre regioni. Avremo una nuova ondata di calore? Per il momento ci limitiamo a dire che la forbice dell’anomalia di temperatura a 850 hPa, prevista almeno fino al 23-24 giugno, dovrebbe oscillare intorno ai +2/+4 °C al Centro-Nord mentre al Sud e sulle due Isole Maggiori il campo termico dovrebbe continuare a mantenersi intorno ai valori tipici del periodo. Vedremo nei prossimi giorni se ci saranno eventualmente novità a riguardo.

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