TRA UN PROMONTORIO NORD AFRICANO IN FASE DI INTENSIFICAZIONE E CONTRASTI TERMICI, SPECIE A NORD DEL PO
TRA UN PROMONTORIO NORD AFRICANO IN FASE DI INTENSIFICAZIONE E CONTRASTI TERMICI, SPECIE A NORD DEL PO
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera
Nell’ultima analisi proposta ci eravamo soffermati sulla lenta evoluzione di una saccatura che proprio con i primi giorni di giugno sarebbe andata a condizionare il tempo sull’Europa occidentale. A tal proposito, abbiamo detto che l’impossibilità del cavo d’onda di entrare franco sul bacino del Mediterraneo rappresentava una novità per le dinamiche vissute nelle ultime settimane e negli ultimi mesi e che questo cambio di scenario poteva essere visto come un passo avanti verso uno stato più stabile dell’equilibrio dell’atmosfera.

Oggi ritroviamo questa evoluzione proprio nella previsione media di ensemble attesa nel corso della prima settimana del nuovo mese appena iniziato: tra lunedì 2 e sabato 6 giugno, infatti, la nostra penisola sarà quasi tutta interessata dall’espansione del promontorio subtropicale e solo il Settentrione – con probabilità maggiori su Alpi e Prealpi e aree a nord del Po – risentirà di infiltrazioni di aria fresca e instabile di origine atlantica legate a quella saccatura quasi stazionaria sull’ovest europeo (fig. 1, a sinistra).Si va quindi delineando una fase caratterizzata da temperature estive e su valori superiori alle medie del periodo, con gli scarti maggiori previsti in questa prima fase soprattutto sull’area balcanica, dove si salirà mediamente fino a 6-8 °C oltre il clima del periodo (fig. 1, a destra).

Tra l’altro, proprio a causa di questo apporto di calore dalle basse latitudini, la dinamica atmosferica preparerà il terreno per formare fenomeni anche intensi proprio in quelle aree del Nord appena menzionate perché proprio questi settori si troveranno nell’area di contrasto tra questa massa d’aria calda e quella più fresca e instabile di origine atlantica (fig. 2).

A seguire, la nuova linea di tendenza continua a non mostrare novità perché anche gli ultimi ricalcoli insistono sulle condizioni di stabilità atmosferica ben salde in area mediterranea. Infatti, nei periodi del 7-11 giugno e dell’11-15 giugno, la disposizione a “cresta dell’onda” della curvatura delle altezze di geopotenziale a 500 hPa, come indicato dalla freccia rossa (fig. 3), rappresenta quel segnale che abbiamo ormai imparato a riconoscere nelle carte meteorologiche in quota: è l’impronta dell’espansione del promontorio subtropicale che, con il passare dei giorni, proverà a relegare a più alte latitudini i flussi periferici di origine atlantica e a entrare in modo più deciso anche sul Nord Italia. Conosceremo maggiormente i dettagli di questa evoluzione nei prossimi aggiornamenti fermo restando che, al di là delle fisiologiche correzioni sulla posizione del promontorio, il segnale subtropicale sarà comunque in grado di mantenere il campo termico su valori oltre la climatologia del periodo almeno fino a metà giugno. L’estate quindi ingrana, tenuta a battesimo da una situazione meteorologica che denota, ormai, quanto sia diventato frequente e persistente lo scenario caratterizzato dal promontorio subtropicale sahariano.