Haiti: le specie animali selvatiche si sono praticamente estinte. La deforestazione è quasi completa (VIDEO)

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Haiti: le specie animali selvatiche si sono praticamente estinte. La deforestazione è quasi completa (VIDEO)

L’estinzione di massa sembra imminente in un piccolo numero di Paesi tropicali con una bassa copertura forestale
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Dopo che la deforestazione ha spazzato via più del 99% delle foreste che ricoprivano il Paese, ad Haiti le specie di rettili, anfibi e altri vertebrati si sono già estinte o si stanno estinguendo. A rivelare questa tragica realtà è lo studio Lo studio “Haiti’s biodiversity threatened by nearly complete loss of primary forest”, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences da un team (PNAS) di ricercatori statintensi e haitiani  dal quale emerge che «42 delle 50 più grandi montagne di Haiti hanno perso tutta la loro foresta primaria».

Inoltre, le indagini sui vetebrati di montagna hanno dimostrato che Le specie stanno scomparendo insieme agli alberi, evidenziando la minaccia globale alla biodiversità per cause antropiche».  Oltre a evidenziare l’estinzione di massa ad Haiti, lo studio pubblicato su PNAS e finanziato dalla National Science Foundation Usa e dalla Critical Ecosystems Partnership prevede che «Nei prossimi due decenni Haiti perderà tutta la sua copertura forestale rimanente.

Haiti, uno dei Paesi più poveri del mondo, è un piccolo e sfortunato Stato caraibico che condivide l’isola di Hispaniola con la Repubblica Dominicana e che nella sua sanguinosa storia è stato devastato da calamità naturali, dittature feroci e governi corrotti. Haiti si estende su 27.700 km2 (poco più della Sicilia) ma che ha una popolazione di 11 milioni di persone. Haiti è probabilmente la nazione più deforestata del mondo: nel 1988 le foreste ricoprivano ancora il 4,4% del Paese, nel 2016 appena lo 0,32%.

Gli esseri umani sbarcarono su quella che oggi si chiama Hispaniola 6.000 anni fa e quando vi approdò Cristoforo Colombo probabilmente ci vivevano più di un milione di indios, completamente eliminati dal colonialismo genocida spagnolo, dalla schiavitù e dalle malattie. Con la colonizzazione europea e l’importazione di schiavi dall’Africa da parte dei francesi ad Haiti, la deforestazione diventò inarrestabile ed è proseguita con l’indipendenza, fino all’eliminazione completa delle foreste primarie da 50 montagne.

Uno degli autori dello studio, Warren Cohen del Dipartimento ecosistemi forestali e società dell’Oregon State University sottolinea che «Le foreste tropicali detengono la maggior parte della biodiversità terrestre e la deforestazione è la principale minaccia per le specie a livello globale. La maggior parte dei rapporti sulla copertura forestale e la deforestazione nelle nazioni tropicali non fa distinzione tra foresta primaria – essenzialmente, la foresta originale intatta – e foresta disturbata: quella che è stata tagliata selettivamente registrata o è ricresciuta dopo essere stata tagliata. I nostri risultati sottolineano la necessità di un migliore reporting dei dati relativi alla copertura forestale importante per la biodiversità, invece di “total forest”, come definito dal 10% di copertura delle chiome degli alberi da parte della Food and Agricultural Organization delle Nazioni Unite. Estendere il rilevamento e il monitoraggio delle foreste primarie a livello globale migliorerà l’efficienza delle misure di conservazione all’interno e all’esterno delle aree protette».

Il principale autore dello studio, S. Blair Hedges del Center for Biodiversity della Temple University di Philadelphia, conclude:  «L’estinzione delle specie viene solitamente ritardata fino alla scomparsa degli ultimi habitat, ma l’estinzione di massa sembra imminente in un piccolo numero di Paesi tropicali con una bassa copertura forestale. E l’estinzione di massa sta già avvenendo ad Haiti a causa della deforestazione.  Aree di endemismo – quei luoghi che rappresentano le uniche località in cui vivono certe specie “endemiche” – si possono trovare ad ogni altitudine, ma ad Haiti si trovano principalmente sulle montagne isolate. I nostri dati suggeriscono un modello generale di perdita di biodiversità da  deforestazione applicabile anche ad altre aree. Questo modello di perdita di biodiversità è applicabile a qualsiasi regione geografica che ospiti foreste primarie e specie endemiche. L’analisi delle serie temporali della foresta primaria può effettivamente servire a testare e monitorare la qualità delle aree designate per la protezione della biodiversità, fornendo i dati per affrontare la più grande minaccia per la biodiversità terrestre».

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