Il buco dell’ozono è ai minimi storici dal 1982 sull’Antartide

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Il buco dell’ozono è ai minimi storici dal 1982 sull’Antartide

E’ passato da 16 a 10 milioni di km quadrati, ma anche questo è un segno del riscaldamento climatico
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“È un’ottima notizia per l’ozono nell’emisfero australe”, rileva Paul Newman, del Goddard Space Flight Center della Nasa. “Ma bisogna riconoscere – aggiunge – che ciò è anche dovuto alle temperature di quest’anno nella stratosfera.


Non è un segno che il buco dell’ozono è improvvisamente sulla buona strada per il recupero”. Infatti nella fascia dove c’è l’ozono, a 19 chilometri sopra la superficie terrestre, secondo la Nasa le temperature a settembre erano 29 gradi più alte della media. L’ozono è una molecola formata da tre atomi di ossigeno che scherma la Terra da una radiazione ultravioletta del Sole che può causare tumori alla pelle, problemi alla cataratta e anche danneggiare le piante.

Il buco dell’ozono si forma sull’Antartide alla fine dell’inverno australe quando si innescano le reazioni che distruggono la molecola e che coinvolgono sostanze come cloro e bromo. Nel 1988, il protocollo di Montreal ha ridotto consumo e produzione di questi composti, ma secondo gli esperti solo nel 2070 l’ozono sull’Antartide potrebbe ritornare al livello del 1980.

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