Qual è il ruolo della subsidenza nell’acqua alta a Venezia?

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Qual è il ruolo della subsidenza nell’acqua alta a Venezia?

Nel fenomeno che colpisce la città lagunare sempre più di frequente gioca un ruolo importante l’abbassamento del terreno, che accelera gli effetti della risalita del livello del mare e a cui contribuisce in misura rilevante l’azione dell’uomo
di Jacopo Pasotti
www.lescienze.it

Anche quest’anno la laguna veneta e la città di Venezia sono state colpite da un’acqua alta eccezionale. Nella notte del 12 novembre alla Punta della Salute l’acqua si è fermata a 187 centimetri di livello. Dopo i 194 centimetri dell’alluvione del 1966 è il secondo record storico. Eccezionale, certo, ma sempre meno, visto che con il passare del tempo l’evento si ripete con maggior frequenza.

E così la Serenissima, dopo aver attraversato secoli di splendori, conflitti e pestilenze, si è affacciata al nuovo millennio scoprendosi vulnerabile alla alta marea. A inginocchiare la città con maggior frequenza non sono solo i venti e le maree, o il livello marino che sale. A giocare un ruolo importante è anche la subsidenza, ovvero lo sprofondamento del terreno, che può essere naturale o indotto dalle attività umane.

In natura la subsidenza è dovuta principalmente a tre fenomeni. Il primo è la compattazione di sedimenti fini, geologicamente giovani e, appunto, comprimibili. Ci sono poi i movimenti tettonici, gli spostamenti della crosta terrestre legati al movimento delle placche continentali. Mentre il terzo fenomeno è dovuto a un aggiustamento della crosta terrestre per lo scioglimento di grandi masse di ghiaccio.

Pietro Teatini, docente di Costruzioni idrauliche presso la Università di Padova, ci spiega: “Nella costiera padano-veneta, la componente naturale più importante è la compattazione dei terreni più superficiali depositatisi negli ultimi 11.000 anni”. Si tratta di sedimenti prodotti in gran parte dai ghiacciai che invadevano le vallate alpine durante l’ultima glaciazione e trasportati dai fiumi verso l’antico Mare Adriatico. La laguna di Venezia si è formata circa 6000-7000 anni fa quando finalmente il mare inondò l’Alto Adriatico a lungo rimasto libero dall’acqua più o meno fino alla altezza di Pescara (durante l’ultima era glaciale era insomma possibile camminare dall’Abruzzo alle coste della Croazia). In breve, sotto la laguna ci sono quasi 1000 metri di sedimenti delicati che si stanno tutt’ora consolidando, al ritmo di 1-1,5 millimetri l’anno.

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