Ecco il Falcon Heavy, il minatore dello Spazio

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Ecco il Falcon Heavy, il minatore dello Spazio

Il nuovo razzo di SpaceX apre la strada verso la nuova frontiera: lo sfruttamento minerario di migliaia di asteroidi.
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Il Falcon Heavy, appena lanciato, è il razzo più potente in circolazione, ma la sua vera forza è un’altra: il basso costo. L’astronomo Martin Elvis, dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, ha dichiarato che con questo lanciatore il numero di asteroidi su cui vale la pena avviare attività minerarie è aumentato di almeno quindici volte.

Il 6 febbraio 2018 è una data storica per l’aviazione spaziale: è la data del lancio di prova del Falcon Heavy, l’enorme razzo di SpaceX pensato per portare enormi carichi nel Sistema Solare interno. | SpaceX

Rendezvous. Per un’impresa di tipo minerario serve, per esempio, una enorme quantità di carburante, sia per passare dalla velocità orbitale terrestre a quella di approccio dell’asteroide, sia per il percorso inverso. Questa differenza di velocità che il razzo deve colmare è stata chiamata da Elvis delta-v in un suo precedente studio. Elvis aveva inoltre calcolato che gli asteroidi economicamente remunerativi sono quelli grandi almeno 100 metri e con un delta-v inferiore a 5 km/s.

Alla recente conferenza annuale dell’American Association for the Advancement of Science (AAAS), Elvis ha corretto il tiro. Con i razzi di SpaceX, che oltre a essere quasi completamente riciclabili, possono ora raggiungere la fascia di asteroidi, il delta-v economicamente accettabile è cresciuto a 7 km/s, facendo così aumentare di circa 15 volte il numero di asteroidi papabili.

Prendere minerali dagli asteroidi è un’idea affascinante, finora futuristica e anche in attesa di una regolamentazione condivisa. Da un lato si prospettano infatti i grandi profitti dell’oro, del platino e di altri minerali rari, ma dall’altro non ci sono né leggi a riguardo né società che abbiano già tentato l’impresa – definendo così dei precedenti.

Un “pioniere atipico” in questo territorio sarà la Nasa con la sua sonda OSIRIS REx, che, lanciata nel 2016, fra 5 anni tornerà sulla Terra con un piccolo campione dell’asteroide Bennu destinato della ricerca scientifica.

Elon Musk ha dichiarato che il Falcon Heavy non verrà qualificato per voli con equipaggi, per cui l’annunciato volo privato intorno alla Luna non si farà. | SpaceX

Una missione mineraria è però ben più complessa del “semplice” recupero di un piccolo campione di suolo. Per prelevare grosse quantità di minerali bisogna infatti innanzitutto atterrare sull’asteroide (manovra già di per sé molto complessa, come ha duramente insegnato la missione Rosetta/Philae sulla cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko) e c’è poi la questione del carburante: per fare il pieno bisognerà usare l’acqua (composta da idrogeno e ossigeno, due ottimi propellenti) presente sull’asteroide. E dato che – a sorpresa – apprendiamo che il Falcon Heavy non sarà sviluppato per trasportare un equipaggio umano, il tutto dovrà essere eseguito da robot.

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