6 riti “magici” per il Solstizio d’Estate (e la notte di San Giovanni)
È la notte più breve dell’anno, la notte magica in cui tutto può succedere, quella del Solstizio, che in alcune zone d’Italia viene festeggiata tradizionalmente in onore di San Giovanni, il 23 giugno. Ecco cosa fare per avere fortuna, allontanare il malocchio, trovare l’amore e vedere il futuro
tratto da www.vanityfair.it
È il 20 giugno alle 22.50 il momento in cui nel 2024 il sole raggiungerà la massima inclinazione sulla Terra, segnando il Solstizio d’Estate, e la giornata con più ore di luce dell’intero anno. Una data festeggiata da ogni cultura in ogni parte del mondo, una notte «magica» segno tangibile del movimento della Terra nell’Universo, da interpretare e celebrare. Si festeggia innanzitutto la potenza del sole, si celebra la luce e l’inizio dell’estate: per questo il fuoco è uno degli elementi comuni nelle tante tradizioni, il fuoco che nutre il sole e, luminoso e forte, combatte le tenebre.
Il Solstizio, nei riti magici e tradizionali è il momento per l’uomo per un nuovo inizio, e quantomai propizio per attirare la fortuna.Nel mondo pagano i riti legati alle stagionalità avevano una grande importanza, erano il tramite attraverso il quale l’uomo istituiva un contatto diretto con la natura. In Italia, dove il cattolicesimo ha «fatto proprie» date importanti del calendario stagionale presenti nella nostra più antica tradizione – dal Natale alla quaresima al Ferragosto – molti riti si sono evoluti e cambiati, ma alcuni sono ancora rintracciabili, e ancora forti.
LA NOTTE DI SAN GIOVANNI
Proprio per la sovrapposizione tra il calendario cristiano con quello pagano, in alcune zone d’Italia i riti per il Solstizio si celebrano per la notte di San Giovanni Battista, il santo asceta, vestito di pelle di cammello che battezzò Gesù. La sua festa è il 24 giugno, e la notte precedente, il 23 giugno, è la notte magica, la notte in cui tutto può succedere, delle streghe e dei demoni, ma anche del bene che vince sul male, della luce che vince le forze occulte della natura e scaccia il malocchio. È la notte di Mezzaestate, del sogno e della premonizione.
Qui di seguito troverete 6 tra i riti più interessanti (e proficui) per il solstizio d’estate. La maggior parte comprendono la rinascita, attraverso il fuoco e l’acqua, i falò e la rugiada generatrice e purificatrice della notte. Questa è la notte in cui si celebra la vita, in cui proteggersi dalle cattive influenze ma anche procurarsi quelle buone, ma anche in cui si può prevedere quello che sarà, lanciare uno sguardo in avanti. In molte culture le giovani donne possono scorgere il volto del futuro marito. Scegliete il vostro rito, ma in ogni caso, anche se non volete fare nulla, almeno per onorare la tradizione accendete nella notte una piccola candela e lasciate che la natura segua il suo corso.

1. Fare un fuoco
Sono centinaia i riti in Italia per la notte magica di San Giovanni, ma tutti comprendono il falò purificatore per scacciare le tenebre, per celebrare la luce e il bene. Si bruciano le erbe vecchie, si salta il fuoco per avere fortuna, si mette la sua cenere sui capelli. In molte campagne si usa ancora accendere falò e ballare per scacciare il malocchio, in alcuni luoghi è stato sostituito dai fuochi d’artificio, ma anche a casa, basta poco: accendete una candela nella notte.
2. Raccogliere le erbe giuste: il mazzetto di San Giovanni
Altra tratto comune per la notte più breve dell’anno è la raccolta delle nuove erbe. Il mazzetto di San Giovanni – alcuni dicono debba essere composto da 7 erbe diverse, altri da da 9 – scaccia il malocchio, porta fortuna e, messo sotto il guanciale la notte, porta sogni premonitori. Di certo del mazzetto deve far parte l’iperico (erba di San Giovanni, detto anche scacciadiavoli) contro il malocchio, ma anche l’artemisia (cintura del diavolo) per la fertilità, la ruta, la mentuccia, il rosmarino, il prezzemolo, l’aglio, la lavanda.

3. Bere la rugiada
La rugiada che copre i prati nella notte del Solstizio d’estate o di San Giovanni (il 23 giugno) porta a nuova fioritura la natura, e ha capacità di purificazione e emendazione. Camminare o sdraiarsi nei campi la mattina presto, o meglio raccoglierla (con un telo passato sull’erba per poi strizzarlo) per poi berla, allontana il malocchio e favorisce la fecondità. Anche l’acqua in un catino con a bagno le erbe di San Giovanni, o la lavanda, lasciata sul davanzale la notte del 23, si purifica e porta fortuna.

4. La premonizione dell’amore
La notte del Sostizio è la notte della premonizione, soprattutto per quello che riguarda l’amore. Le donne che vogliono sposarsi in questa notte possono “vedere” il loro futuro marito, a seconda dei riti, nel riflesso in un pozzo, riflesso nello specchio, in sogno. Oppure rompere un uovo (meglio di gallina bianca) e versarne l’albume in un bicchiere d’acqua, da lasciare sulla finestre perché raccolga la rugida di San Giovanni. Il mattino, la forma composta dall’uovo sveleranno informazioni sul futuro marito. Ok, bisogno saperle interpretare (liberate la fantasia).

5. La felce nel taschino
C’entra sempre con la raccolta, e la rugiada, ma una foglai di felce raccolta la notte e messa nel taschino, addosso, tenuta in casa, porta soldi. Si dice che nella notte la felce lasci cadere il suo seme, e chi lo trova troverà un tesoro.
