LA FORESTA DIMENTICATA DI BIAŁOWIEŻA

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LA FORESTA DIMENTICATA DI BIAŁOWIEŻA

Articolo di Fabio Marengo
www.eticoscienza.it

A cavallo tra Polonia e Bielorussia si estende, per 3086 km2, la foresta di Białowieża: l’unica superstite delle foreste vergini che ricoprivano tutta l’Europa in tempi antichi. Quest’ultima è una foresta dove non è possibile intervenire con attività venatorie e selvicolturali.

La varietà di habitat ospita oltre 10000 specie. A padroneggiare i cieli troviamo oltre 200 specie di uccelli come la cicogna bianca(Ciconia ciconia), la cicogna nera (Ciconia nigra) e cuculi(cuculus canorus) grazie ai quali è entrata a fare parte del progetto “Natura 2000”*. Le zone umide, gli stagni ed  i fiumi  accolgono 29 specie di pesci che convivono con 12 specie di anfibi e una decina di varietà di rettili.

La foresta ospita 56 specie di mammiferi tra cui linci (lynx), lupi (Canis Lupus), cervidi, gatti selvatici(Felix Silvestris) e roditori. Nonostante il numero esiguo di mammiferi, è proprio uno di loro il re: lo zubr, il Bisonte Europeo (Bison Bonasus). Questo mammifero è il più grande erbivoro selvatico presente nel vecchio continente con un peso che arriva a sfiorare i 920 kg, grazie ai  suoi 3 metri di lunghezza e 2 di garrese ed è anche più grande del cugino americano.
Oggi il parco ne ospita 800 esemplari: gli unici in Europa presenti in natura. Se oggi abbiamo la possibilità di poterlo incontrare nel parco la dobbiamo al grande lavoro che è stato fatto per reintrodurlo in natura con esemplari in cattività, visto che la sua caccia indiscriminata lo ha portato più volte sull’orlo dell’estinzione. Nonostante l’invasione nazista abbia rischiato di estinguere i bisonti, gli scienziati nazisti hanno dalla loro una nota di merito: aver ricreato una razza equina estinta il Tarpan (Equs Ferus Ferus); attraverso dei cavalli che erano presenti in Polonia e che avevano nei loro antenati proprio l’estinto animale, sono riusciti a selezionare questo geni, ricreando a livello fenotipico e comportamentale ma, purtroppo, non genetico questo particolare cavallo.

Gli insetti rappresentano la più grande fetta di animali all’interno del parco. I più diffusi sono i fitofagi che si nutrono di parti delle piante, infatti qui trovano la loro fortuna sulla politica del parco di non rimuovere sulle piante morte o schiantate.

Complessivamente nel Parco sono state censite 1200 specie botaniche. Le specie che troviamo all’interno sono: carpini, ontani, pini, abeti, olmi, tigli, frassini e querce. Quest’ ultime sono molto famose viste le enormi dimensioni, conosciute come le “Querce monumentali di Białowieża”.

Un perfetto connubio tra la botanica del parco e la zoologia è la vodka “Zubrowka” che viene fatta con “hierochloe odorata”, che significa letteralmente la “sacra erba profumata”. Un particolare odore di vaniglia e mandorle attira il nostro amato bisonte che se ne nutre.

La parte polacca del parco fa parte del UNESCO dal 1979 e dal 1992 anche quella bielorussa.

Nonostante questo riconoscimento per la biodiversità e la capacità di amministrare una foresta vergine, devo concludere con delle notizie molto tristi: nel 2016 il bosco di Białowieża è stato attaccato dal bostrico dell’abete (Ips typographus) rosso: questo insetto agisce sotto la corteccia dell’albero in modo abbastanza superficiale aprendo delle vie d’accesso che facilitano l’insediamento di antropoidi e funghi. In merito a questo problema il governo polacco, scontrandosi con i manifestanti, ha deciso di fare un “abbattimento sanitario” degli alberi malati.

I manifestanti, tra i quali sono presenti anche rappresentanti del WWF, sostengono che l’invasione del coleottero sia solamente una scusa che nasconde dei veri interessi economici, e con l’UE che è intervenuta inviando un parere a Varsavia e aprendo un procedimento di infrazione con la corte di giustizia.

Il 27 aprile del 2017 la Commissione Europea invia l’ultimatum al governo polacco in cui intima di mettere fine ai tagli indiscriminati nel bosco minacciando un ricorso legale davanti alla corte Europea. Questo ultimatum è di 30 giorni, a differenza dei 60 consueti, motivandolo con il rischio di danni gravi e irreparabili alla biodiversità del bosco. A oggi la foresta è salva, ma in futuro questi tagli potrebbero ricominciare e dovrà essere compito di ogni amante della natura combattere per questo angolo di Eden.

*Natura 2000: un progetto Europeo che unisce tutti i siti di interesse comunitario per la salvaguardia degli habitat e specie ornitologiche.

Articolo a cura di Fabio Marengo

SITOGRAFIA

http://www.turystyczna.narewka.pl/strona,flora_i_fauna,168,1,83.html&prev=search

http://www.agraria.org/faunaselvatica/bisonte-europeo.htm

http://www.turystyczna.narewka.pl/strona,flora_i_fauna,168,1,83.html&prev=search

http://www.ebnitalia.it/QB/QB003/bialowieza.htm

http://gualerzi.blogautore.repubblica.it/2017/04/27/avviso-ue-alla-polonia-basta-disboscare-bialowieza/

http://www.vivaipriola.it/hierochloe-odorata.html

http://www.bialowieza.net.pl/menu-junior-poleca/turystyka-przyrodnicza/fauna-bialowieskiego-parku-narodowego.html

http://www.bialowieza.org.pl/

http://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/security/20140408STO42812/foresta-di-bialowieza-ai-confini-della-natura

https://www.google.it/search?q=zubrowka&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjO7bjcqJ7UAhUEWxoKHfqWAOkQ_AUIBigB&biw=1366&bih=662#imgrc=7dI1xysDFvDk5M

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