Almeno 47 morti per l’esplosione di un impianto chimico in Cina

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Almeno 47 morti per l’esplosione di un impianto chimico in Cina

Quasi 500 feriti, di cui almeno 90 versano in condizioni critiche. Lʼonda dʼurto ha provocato un sisma
tratto da tgcom24

Sale a 47 morti il bilancio della violenta esplosione che ha devastato l’impianto chimico della Tianjiayi Chemical e le aree limitrofe a Yancheng, nella provincia cinese del Jiangsu. In base agli ultimi dati forniti dalle autorità locali, quando sono ancora in corso gli sforzi dei soccorritori, ci sono anche 460 feriti: 90 di loro versano in condizioni critiche. I vigili del fuoco cinesi sono intervenuti con 86 mezzi.

Le immagini diffuse mostrano fiamme altissime e una nube densa levarsi al di sopra della struttura, specializzata nella produzione di fertilizzanti. Secondo le autorità cinesi, la deflagrazione ha prodotto anche un sisma di magnitudo 2.2.

Numerosi residenti nei quartieri limitrofi sono stati trasportati in ospedale per i danni legati all’onda d’urto dell’esplosione che, in molti casi, ha mandato in frantumi i vetri delle finestre. L’episodio è l’ultimo di una serie di incidenti dovuti spesso alle precarie norme sulla sicurezza: a novembre, un camion cisterna contenente combustibile chimico è esploso all’entrata di un impianto chimico a circa 100 chilometri da Pechino, in un’area destinata a ospitare i Giochi olimpici invernali del 2022, uccidendo 23 persone e ferendone altre 22.

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