Gli enormi incendi in Australia minacciano i koala, già a rischio estinzione

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Gli enormi incendi in Australia minacciano i koala, già a rischio estinzione

Per l’Australia è una tragedia nazionale, ma i pericoli per i koala aumentano
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Gli incendi che infuriano nel Queensland e nel New South Wales stanno minacciando i koala, una delle specie più amate e iconiche dell’Australia. Secondo il Wwf, «L’eccessivo disboscamento, lo sviluppo agricolo e urbano, e gli incendi senza precedenti, favoriti anche dal riscaldamento globale, in soli 30 anni potrebbero portarci via per sempre i koala che vivono all’interno del “Triangolo di Koala”, un’area che si estende da Noosa nel Queensland meridionale a Gunnedah nel nord-est del New South Wales». In soli 20 anni nel New South Wales e del Queensland le popolazioni dei koala si sono già quasi dimezzate a causa della perdita di habitat.

Gli incendi sono particolarmente pericolosi per questi marsupiali: quando sono in pericolo i koala si arrampicano più in alto possibile in mezzo alle fronde degli alberi, un meccanismo di difesa controproducente quando c’è un incendio. Stuart Blanch del Wwf Australia, sottolinea: «Si teme che gli incendi boschivi vicino a Port Macquarie, nella costa settentrionale dello Stato del New South Wales, che hanno distrutto buona parte (circa i due terzi, 2.000 ettari, ndr) dell’habitat primario dei koala, abbiano ucciso circa 350 individui. Molti altri sono rimasti feriti e innumerevoli sono ora senza un rifugio sicuro». La popolazione di koala di Port Macquarie era di quasi 700 individui e Cheyne Flanagan, direttore clinico del Port Macquarie Koala Hospital. ha definito questa strage «Una tragedia nazionale». Al Port Macquarie Koala Hospital temono che i koala sopravvissuti nella zona possano morire di disidratazione e per questo chiedono alla gente di lasciare contenitori d’acqua alla base degli alberi. L’ospedale veterinario sta anche cercando di distribuire stazioni automatiche di abbeveraggio che contribuiranno ad aiutare la fauna selvatica nella difficile lotta per la sopravvivenza.

L’ospedale è stato sopraffatto dall’improvviso afflusso di koala feriti e ha dovuto avviare una raccolta di fondi su GoFundMe che ha fruttato più di 650.000 dollari. Le donazioni sono aumentate dopo che i volontari hanno pubblicato un video straziante nel quale un koala ustionato accetta un sorso d’acqua da un essere umano.

La presidente del del Port Macquarie Koala Hospital Sue Ashton, ha detto all’Associated Press: «Speriamo che non sia così grave, ma a causa dell’intensità degli incendi e del modo in cui i koala si comportano durante gli incendi, non abbiamo troppe speranze, E’ una perdita assolutamente devastante».

Gli incendi che stanno devastando le foreste del New South Wales sono stati innescati da un fulmine caduto a ottobre proprio nel bel mezzo del già ridotto habitat dei koala e Al Mucci, direttore generale della Dreamworld Wildlife Foundation ha detto all’Australian Broadcast Corporation (ABC): «Non abbiamo più i grandi, grandi tratti di aree boschive, e sono tutti tagliati da autostrade, aree industriali e, fondamentalmente, dalla gente». Da quando l’area è stata colonizzata, la città di Gold Coast, nel Queensland, ha perso metà del suo areale dei koala e suddividere questo habitat già frammentato isolerà ancora di più le piccole popolazioni di Koala, facendo aumentare gli incesti e causandone l’impoverimento genetico, il che rende gli animali più deboli e più sensibili alle malattie. Una delle principali infezioni che minacciano i koala è la clamidia. Alcuni studi fatti sulle popolazioni di koala nel Queensland suggeriscono che almeno la metà dei koala selvatici siano colpiti da questa malattia. Mucci fa notare che le autorità anti-incendio hanno detto che siamo in presenza di condizioni catastrofiche e fa notare che «Più un animale è debole, meno è probabile che sopravviverà in giorni come questi».

Perdita di habitat, investimenti causati dal traffico, attacchi dei cani, malattie e riscaldamento globale hanno esercitato sui koala una pressione che si è andata aggravando negli anni e gli esperti sono convinti che le cose siano destinate a peggiorare.  Nel 2018, un rapporto del Gold Coast city council ha rivelato che una delle più grandi popolazioni di koala del Queensland sud-orientale potrebbe calare di circa la metà dei suoi membri nei prossimi 20 anni.

L’Australia considera i Koala “vulnerabili” all’estinzione la stessa classificazione data nel 2014 dalla Lista Rossa Iucn.  L’Australian Koala Foundation ha recentemente detto che allo stato libero ormai restano circa 80.000 koala – probabilmente non abbastanza per sostenere la riproduzione a lungo termine – alcuni esperti affermano che la specie è “funzionalmente estinta”. Dal 2010, l’Australian Koala Foundation ha monitorato tutti i 128 distretti elettori federali dell’Australia dal 2010 e ha scoperto che in 41 non esiste più nessun koala, mentre in decine di altri distretti ne resta solo un piccolo numero. In alcune parti del Queensland, tra il 1994 e il 2016 la popolazione di koala è diminuita dell’80%.

Flanagan ha detto al Times: «Abbiamo questi animali unici che non si trovano in nessun altro posto su questo pianeta e li stiamo uccidendo. Questo è un grande segnale di allarme».

Il Wwf Australia ricorda che «La salvezza di questa specie dipende totalmente dagli alberi, che sono per loro cibo, riparo e sicurezza. Senza foreste, poi, i koala sono più esposti al rischio di essere investiti sulle strade o attaccati dai cani e maggiormente stressati e vulnerabili alle malattie. Perdere le foreste, significa perdere l’habitat primario dei koala, e mettere a serio rischio la sopravvivenza della specie nel prossimo futuro. Oggi, infatti, resta solo il 5% della popolazione di koala che viveva in questo continente solo pochi secoli fa».

Blanch conclude: «Quando gli incendi si fermeranno, sarà necessario ripristinare l’habitat dei koala che è andato perduto. Oltre agli incendi, infatti, le foreste esistenti sono oggi messe in serio pericolo dall’uso dei bulldozer per il disboscamento industriale. Diventa sempre più importante dunque fermare la distruzione di questo habitat, al quale gli ultimi drammatici incendi contribuiscono in modo preoccupante».

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