30 Luglio 1627: il terremoto e maremoto che provocarono quasi 5000 morti sul Gargano

0

30 Luglio 1627: il terremoto e maremoto che provocarono quasi 5000 morti sul Gargano

Il 30 luglio 1627 una gigantesca onda anomala, in seguito a un fortissimo terremoto, si abbattรจ sul Gargano nel tratto di costa antistante il Lago di Lesina.
Tratto da www.vocedivieste.org

Nella mappa che vi porponiamo risalente al 1627 รจย spiegato l’effetto dello tsunami nella provincia di Foggia. Il mare si alzรฒ fino a sommergere quasi tutto il Tavoliere delle Puglie e sfiorando la stessa Foggia. Il Gargano da penisola fu ridotto dalla violenza dello tsunami quasi ad isola perchรจ le acque del mare di fatto circondarono quasi tutto il Promontorio.

La fonte รจ il “Catalogo dei forti terremoti in Italia dal 1461 a.c. al 1990 dell’Istituto Nazionale di Geofisica Italiano. Il sisma sul Gargano del 1627 ha avuto un’intensitร  massima (complessiva di diverse scosse) dell’X grado della scala Mercalli (per intenderci superiore a L’Aquila, all’Irpinia ed al Friuli), ha provocato la morte diย molte migliaia di persone, ha causato fratture nel terreno, variazioni nel regime idrico delle acque sotterranee ed un forte maremoto lungo le coste della Puglia e del Molise.

Le localitร  piรน gravemente colpite furono Apricena, Lesina, San Paolo di Civitate, San Severo e Torremaggiore dove la maggior parte degli edifici crollarono.

L’area danneggiata meno gravemente comprende le localitร  costiere del Gargano, fino a Manfredonia a sud ed a Termoli, a nord. Il terremoto fu avvertito a est fino alle isole Tremiti ed a ovest in molte localitร  dell’Appennino dauno e della Campania, compresa la cittร  di Napoli.

Antonio Lucchino un abate dellโ€™epoca di S.Severo, cosรฌ descrive quanto avvenne quel terribile giorno:โ€โ€ฆSโ€™udรฌ muggir la terra non a guisa di un toro, ma dโ€™un grandissimo tuono che non se ne puรฒ dar comparizione, poichรฉ offuscava lโ€™udito e la mente e subito si vide ondeggiare la terra, a guisa che sogliono le onde nel maggior agitamento del mareโ€ฆโ€.

In una relazione di un anonimo del 1627 relativa al terremoto che colpรฌ il Gargano e la Capitanata, si legge: โ€œโ€ฆIl terremoto in Puglia ruinรฒ affatto le terre e Cittร  intiere, con segni prodigiosi e durรฒ tre hore interpollatamente in alcuni luoghi si sentirono voci dolorose che per il gran timore, e strepitio della gente, non si potรจ distintamente intendere le parole, in modo che pareva fosse giudizio universale, come fu per quelle povere anime, la quantitร  delle quali per hora no si puรฒ sapereโ€ฆโ€. โ€œโ€ฆA San Severo cascรฒ tutta la cittร  senza restare in piedi che una sola casa, nella quale vi era una grotta grande, cisterna e pozzo, con mortalitร  infinita di donne, figlioli, vecchi e altre persone civili, che a quellโ€™ora si trovavano in casaโ€ฆโ€.

Il numero delle vittime complessive varia notevolmente da fonte a fonte. Tuttavia, una cifra vicina a quella reale รจ possibile ottenerla dalla cronaca di Lucchino che riporta 4.500 vittime per Apricena, Lesina, San Paolo di Civitate, San Severo, Serracapriola, Torremaggiore.

Considerando che Lucchino non riportรฒ il numero delle vittime per tutte le localitร  piรน fortemente colpite, se ne deduce che la cifra complessiva superรฒ le 4.500 unitร .

La localitร  che ebbe la piรน alta percentuale di vittime fu Apricena, con circa il 45% degli abitanti totali, seguita da Serracapriola e San Paolo di Civitate con il 35% circa. Il terremoto colpรฌ in maniera grave la Capitanata nel patrimonio edilizio e nelle infrastrutture agricole, causando un danno rilevante, che non fu alleviato da adeguate disposizioni amministrative.

In alcuni casi รจ ricordata l’emigrazione di molte famiglie ed anche di religiosi, da San Severo e zone limitrofe verso localitร  ritenute piรน sicure. L’effetto demografico di lungo periodo su alcuni abitati fu notevole. A San Severo nel 1637, a dieci anni dal terremoto, le famiglie erano scese da 1.100 a 600. La ricostruzione, secondo le fonti, fu completata nell’arco di dieci anni per quanto riguarda l’edilizia privata.

L’ondata di maremoto che appunto colpรฌ il tratto di costa prospiciente il lago di Lesina, il litorale di Manfredonia e la foce del fiume Sangro, causรฒ l’allagamento della pianura tra Silvi e Mutignano e l’inondazione delle campagne di Sannicandro Garganico; non si hanno notizie di vittime.

A una prima scossa ne seguirono altre, ma la piรน violenta fu la quarta, preceduta da uno spaventoso boato, con epicentro nella zona tra Apricena e San Severo.

La violentissima scossa tellurica stimata tra il X e lโ€™XI grado della scala Mercalli, danneggiรฒ anche le cittร  di Serracapriola, Lesina, San Paolo Civitate, Torremaggiore e Serracapriola, dove crollarono numerose case ed edifici, provocando la morte di migliaia di persone. A Serracapriola ci fu il piรน alto numero di vittime, circa 2000, ad Apricena oltre 900 vittime, a San Severo 800 persone rimasero sotto le macerie, a San Paolo Civitate circa 400 morti, a Lesina ci furono 150 morti ed altre vittime anche a Torremaggiore. A Manfredonia si registrarono ingenti danni provocati dal terremoto-maremoto. Lโ€™ondata con effetto Tsunami, si alzรฒ e colpรฌ il tratto di costa settentrionale del Gargano, prospiciente il lago di Lesina, il litorale di Manfredonia (dove le onde superarono i due metri e mezzo di altezza al di sopra della terra); la foce del fiume Sangro, provocรฒ tra lโ€™altro lโ€™allagamento della pianura tra Silvi e Mutignano, inondando anche le campagne di Sannicandro Garganico.

Share.

Leave A Reply