INGV: RIVISTI EPICENTRO E IPOCENTRO DELLA SCOSSA DI ISCHIA: EVENTO SULLA TERRAFERMA A 2km CIRCA DI PROFONDITA’
L’elaborazione dati INGV presentata alla Commissione Grandi Rischi (CGR) del 25 agostoย 2017
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Come in ogni emergenza, anche a seguito del terremoto che ha colpito lโisola di Ischia il 21 agosto 2017, alle ore 20:57 italiane, il personale dellโIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), organizzato in varie squadre, sta svolgendo sia attivitร ย sul campo sia elaborazioni dei dati nelle sale operative INGV del Centro Nazionale Terremoti di Roma e dellโOsservatorio Vesuviano (OV) a Napoli per approfondire la comprensione del fenomeno in attoย e fornire supporto agli interventi di Protezione Civile.
In tutto tre le diverse squadre operative INGV che si sono recate a Ischia per le seguenti attivitร di ricerca:
โ indagini geologiche da parte del Servizio Emergenze Geologiche โ OV
โ analisi geochimiche da parte del gruppo geochimico di Palermo
Il terremoto che ha colpito Ischia la sera del 21 agosto ha avutoย Magnitudo Locale MLย 3.6 ยฑ 0.2ย eย Magnitudo Durata MDย 4.0 ยฑ 0.3.
LโINGV utilizza diverse stime di magnitudo. Laย Magnitudo Locale MLย (oย Magnitudo Richter, dal nome del sismologo che lโha proposta) รจ la piรน rapida da calcolare ed รจ la misura piรน diffusa per stimare lโenergia rilasciata dai terremoti crostali. Nelle nostre aree vulcaniche รจ spesso utilizzata laย Magnitudo Durata MD, perchรฉ si puรฒ calcolare rapidamente, anche se necessita della registrazione completa dellโevento, e perchรฉ per essa disponiamo di unโapposita calibrazione che tiene in considerazione le condizioni particolari di propagazione delle onde sismiche allโinterno della crosta terrestre interessata da fenomeni vulcanici. Laย Magnitudo Momento Mw, invece, fornisce una stima accurata e complessiva dellโenergia rilasciata dal terremoto ed รจ particolarmente adatta a stimare lโenergia dei terremoti piรน forti.

Consapevoli di tale approssimazione, i sismologi dellโINGV hanno per questo iniziato da subito dopo lโevento un percorso di affinamento della localizzazione, utilizzando modelli di velocitร prototipali. Questo ha permesso ieri di ottenere un primo risultato migliore che รจ stato comunicato alla Commissione Grandi Rischi nella riunione di stamattina, 25 agosto 2017, presso la Protezione Civile a Roma. Tale rivalutazione รจ da considerarsi preliminare, ovvero ancora passibile di raffinamento una volta che sarร determinato un modello di velocitร tridimensionale dellโarea.

I parametri ipocentrali presentati alla CGR localizzano il terremoto aย 1 km SW di Casamicciola Terme (NA), con coordinate geografiche (lat, lon)ย 40.74ยฐ,ย 13.90ยฐย a una profonditร di circaย 2 km.
Il forte danneggiamento rilevato nella zona alta di Casamicciola con intensitร macrosismica VIII, oltre alla scarsa resilienza del costruito, รจ dunque imputabile sia alla superficialitร dellโevento, che allโamplificazione locale dei terreni che ha dato valori di accelerazione del suolo di circa 0.28 g e di velocitร di scuotimento del suolo di quasi 18 cm/s.