12000 km di migrazione della Vanessa del cardo per ricolonizzare il Mediterraneo
Si tratta del più lungo volo migratorio registrato finora nelle farfalle nel mondo
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Già si sapeva che le Vanesse del cardo (Vanessa cardui) durante l’autunno migrano dall’Europa fino alle regioni tropicali africane, ma finora si ignorava quale fosse la destinazione di questa specie di farfalle e della loro progenie. Ora lo studio “Round-trip across the Sahara: Afrotropical Painted Lady butterflies recolonize the Mediterranean in early spring”, pubblicato su Biology Letters da un team internazionale di ricercatori, rivela che le vanesse del cardo «tornano dalla regione afrotropicale per ricolonizzare il Mediterraneo all’inizio della primavera, percorrendo una distanza annuale di 12.000 km attraverso il deserto del Sahara».
Le migrazioni primaverili- autunnali paleartico-africane sono tipicamente associate agli uccelli, ma il team di scienziati guidato da Gerard Talavera dell’Institut de Biologia Evolutiva (Ibe) di Barcellona hanno scoperto che anche la Vanessa cardui affronta migrazioni annuali transahariani come fanno alcuni uccelli e che nel loro lungo viaggio di migliaia di Km «attraversano il deserto del Sahara due volte per sfruttare stagionalmente risorse e climi favorevoli su entrambi i lati del deserto».
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Si conoscono poche specie in grado di sorvolare il deserto del Sahara e quello della Vanessa del cardo è il più lungo volo migratorio conosciuto finora nelle farfalle e fa impallidire la più famosa migrazione della Farfalla monarca (Danaus plexippus) dal Messico al Canada.
Già nello studio “Discovery of mass migration and breeding of the painted lady butterfly Vanessa cardui in the Sub‐Sahara: the Europe–Africa migration revisited”, pubblicato nel 2016 sul Biological Journal of the Linnean Society, Talavera e Roger Vila – anche lui dell’Ibe – avevano dimostrato che le vanesse del cardo «migrano dall’Europa all’Africa tropicale entro la fine dell’estate, attraversando il Mar Mediterraneo e il deserto del Sahara«, ma non si sapeva che fine facessero.
Vila, che è anche uno degli autori del nuovo studio ed è noto in Italia per la sua partecipazione al progetto Barcoding Italian Butterflies e alle iniziative di divulgazione e ricerca nel Santuario delle farfalle Ornella Casnati dell’Isola d’Elba, spiega che «La nostra ipotesi era che la specie avvii una migrazione verso nord in direzione opposta verso l’Europa in primavera, completando così un regolare ciclo migratorio».
