Ghiaccio marino artico, sta per scomparire il “motore che governa” il Beaufort Gyre?
Potrebbe comportare il rilascio di enormi volumi di acqua dolce e fredda nel Nord Atlantico, con conseguenze molto impattanti sul clima globale
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Il Beaufort Gyre è un’enorme circolazione di acqua dolce e fredda che si estende per 600 miglia nell’Oceano Artico, appena a nord dell’Alaska e del Canada. In inverno, questa corrente è ricoperta da una spessa calotta di ghiaccio. Ogni estate, mentre il ghiaccio si scioglie, il gyre raccoglie il ghiaccio marino e l’acqua dolce che arriva dai fiumi li attira verso il basso, creando un enorme serbatoio di acqua dolce e gelata, il cui volume è pari a quella dei Grandi Laghi americani Laghi messi insieme.
Ora, con lo studio “The Ice‐Ocean governor: ice‐ocean stress feedback limits Beaufort Gyre spin up” un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e della Yale University ha identificato un meccanismo chiave, che è stato chiamato “ice-ocean governor”, che controlla la velocità della rotazione del Beaufort Gyre e la quantità di acqua dolce che immagazzina. I ricercatori statunitensi dicono che la copertura di ghiaccio in quest’area marina dell’Artico funge da freno, mettendo un limita alla velocità di rotazione del vortice di acqua dolce e fredda.
Al MIT ricordano che «Negli ultimi due decenni, quando le temperature sono aumentate a livello globale, il ghiaccio estivo dell’Artico si è progressivamente ridotto di dimensioni». Il team di ricercatori ha osservato che «Con meno ghiaccio a disposizione per controllare la rotazione del Beaufort Gyre, la corrente ha accelerato negli ultimi anni, raccogliendo più ghiaccio marino e espandendosi sia in volume che in profondità».
