L’Etna starebbe scivolando lentamente verso il mare
L’avvertimento degli scienziati in uno studio è che questo potrebbe anche innescare forti tsunami
Tratto da www.sciencealert.com
Per migliaia di anni, il principale pericolo del vulcano più attivo d’Europa, è stato rappresentato dalla minaccia di eruzioni e colate di magma bollente, il pericolo potrebbe invece arrivare dall’esatto opposto, l’acqua.
Questo perché l’Etna in Sicilia, sta lentamente, inesorabilmente scivolando nel Mar Mediterraneo, un movimento molto lento che gli scienziati stanno osservando da decenni. Ma una nuova ricerca suggerisce che questo fenomeno colossale potrebbe rappresentare un rischio maggiore di quanto chiunque abbia ipotizzato.
“L’intero pendio orientale è in movimento a causa della gravità”, spiega il geofisico Heidrun Kopp del Centro Geomar Helmholtz per la ricerca oceanica in Germania. “È quindi possibile che possa anche collassare in modo catastrofico, il che potrebbe innescare uno tsunami in tutto il Mediterraneo.”
Vista in 3D del fianco orientale del Monte Etna (Morelia Urlaub / Felix Gross)
Anche se la causa esatta dello scorrimento lento dell’Etna, a una velocità media di 14 millimetri all’anno, non è mai stata completamente compresa, gli scienziati avevano precedentemente ipotizzato che il passaggio poteva essere dovuto a un accumulo di magma all’interno del vulcano. Ma non è quello che indica la nuova ricerca.
Per indagare, nell’aprile 2016, i ricercatori hanno allestito una rete di cinque trasponder sottomarini per monitorare continuamente la dislocazione del fondo marino lungo il confine meridionale sommerso dell’Etna.
Ogni 90 minuti, ognuna di queste stazioni geodetiche effettua un “ping” l’un l’altra con un segnale acustico. Qualsiasi cambiamento nella quantità di tempo impiegato dal segnale da rilevare indicherebbe un movimento del transponder a causa del mutevole spostamento del fianco sud-orientale dell’Etna, con una accuratezza del sistema per spostamenti anche di meno di un centimetro. E per un anno non è accaduto nulla.
Poi, nel 2017, il fianco subacqueo mutevole dell’Etna si è spostato di 4 centimetri tra il 12 e il 20 maggio, un movimento corrispondente ad un movimento della faglia di otto giorni nella regione (un cosiddetto evento di ” scivolamento lento”). ‘, dove avviene uno spostamento lungo una faglia senza che si verifichi un terremoto).
Lo spostamento improvviso, che si verifica sott’acqua e così lontano dal cuore infuocato dell’Etna, significa che il lento scorrere del vulcano nel Mediterraneo è episodico, ed è principalmente guidato dall’instabilità dovuta alle forze gravitazionali, piuttosto che dalla rottura sismica stimolata dalle dinamiche del magma nascoste all’interno del vulcano.
(Felix Gross, nessuna modifica, CC BY 4.0)