Terribili accuse sui trapianti di organi alla Cina

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Terribili accuse sui trapianti di organi alla Cina

Una commissione indipendente accusa la Cina di prelevare organi per i trapianti da detenuti giustiziati e sostiene che varie ricerche potrebbero aver usato dati ricavati da quegli organi: una pratica che le riviste scientifiche devono vietare con maggior rigore
di David Cyranoski / Nature
www.lescienze.it

Un rapporto allarmante secondo cui in Cina si uccidono i detenuti per prelevarne gli organi ha rinnovato i timori sullโ€™origine di alcuni degli organi usati per la ricerca.

Il 17 giugno il โ€œChina Tribunalโ€, un comitato istituito dallโ€™organizzazione non governativa International Coalition to End Transplant Abuse in China (ETAC), รจ giunto alla conclusione che per anni in Cina sono stati uccisi detenuti, soprattutto fra quelli incarcerati per le loro posizioni politiche o religiose, allo scopo di prelevarne gli organi. Il rapporto, che definisce questa pratica un crimine contro lโ€™umanitร , afferma che probabilmente continua tuttora.

Il comitato, che si รจ riunito a Londra per esaminare le prove, รจ composto da sette membri e presieduto dallโ€™avvocato Geoffrey Nice, ma non ha potere giuridico. Nel corso dei lavori ha preso in considerazione molti elementi probatori, comprese analisi dei dati sui trapianti cinesi e testimonianze di esperti quali dottori, operatori nellโ€™ambito dei diritti umani ed ex detenuti.

Il governo cinese non ha ancora risposto al rapporto, ma tempo addietro aveva ammesso che in passato erano stati prelevati organi da detenuti condannati a morte, affermando perรฒ che la pratica รจ stata proibita dopo lโ€™introduzione, nel 2015, di un programma per la donazione volontaria e nega di aver mai giustiziato persone al solo scopo di prelevarne gli organi.

La relazione โ€œillustra la gravitร  degli eventi che trapelano dalla Cinaโ€, afferma Wendy Rogers, esperta di etica alla Macquarie University a Sydney, in Australia, che ha cercato di capire fino a che punto gli studi pubblicati nella letteratura scientifica siano basati su organi ottenuti in modo non etico in Cina e che oggi presiede il comitato consultivo internazionale dellโ€™ETAC.

โ€œSpero che ospedali e riviste esaminino da vicino le loro linee guidaโ€, aggiunge Rogers, che ha testimoniato di fronte al China Tribunal presentando i risultati della propria ricerca.

L’Organizzazione mondiale della sanitร  e la World Medical Association condannano la pratica del prelievo di organi per il trapianto da detenuti giustiziati. Anche lโ€™uso nelle ricerche di dati provenienti da quegli organi รจ ampiamente criticato, e diverse riviste hanno linee guida che vietano la pubblicazione di quei dati.

La reazione delle riviste
Alcune riviste hanno preso provvedimenti dopo la pubblicazione a febbraio su โ€œBMJ Openโ€ di un articolo in cui Rogers e i suoi coautori hanno analizzato quasi 450 studi pubblicati tra il 2000 e il 2017 relativi a trapianti effettuati in Cina, che riguardavano complessivamente piรน di 85.000 organi.

Lโ€™analisi ha scoperto che lโ€™86 per cento degli articoli non rispettava gli standard etici, che prevedono di dichiarare la provenienza degli organi o di comunicare la causa di morte dei donatori. Solo lโ€™uno per cento degli articoli indicava se era stato richiesto o concesso il consenso per le donazioni e solo il sette per centro includeva una dichiarazione che non fossero stati usati organi prelevati da Lโ€™analisi ha scoperto che lโ€™86 per cento degli articoli non rispettava gli standard etici, che prevedono di dichiarare la provenienza degli organi o di comunicare la causa di morte dei donatori. Solo lโ€™uno per cento degli articoli indicava se era stato richiesto o concesso il consenso per le donazioni e solo il sette per centro includeva una dichiarazione che non fossero stati usati organi prelevati da detenuti.

Gli autori sono giunti alla conclusione che รจ probabile che molti studi condotti prima del 2015 contengano dati relativi a detenuti giustiziati, visto che la Cina afferma che allโ€™epoca i prigionieri erano una fonte di organi. โ€œNatureโ€ ha contattato sei riviste che hanno pubblicato ciascuna dieci o piรน articoliย  dei 445 che facevano parte dellโ€™analisi apparsa su โ€œBMJ Openโ€.

Joerg Heber, caporedattore di โ€œPLoS ONEโ€, che ha pubblicato 15 dei 445 lavori privi di informazioni sullโ€™origine degli organi e uno privo di dichiarazione etica, ha riferito a โ€œNatureโ€ che la sua rivista sta facendo indagini sugli articoli in cui non รจ chiara lโ€™origine degli organi.

โ€œSono fermamente convinto che qualsiasi ricerca che coinvolga partecipanti umani o trapianti di organi debba seguire gli standard medici piรน elevatiโ€, afferma Heber, e aggiunge che la rivista ritratterร  gli articoli in cui dovesse diventare evidente il mancato rispetto degli standard etici… L’ARTICOLO CONTINUA QUI

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