Gli tsunami possono essere collegati alla diffusione di malattie fungine mortali?
Il grande tsunami del Pacifico Nord-orientale ha portato l’infezione da Cryptococcus gattii nel nord America? Fenomeni simili anche dopo gli tsumami dell’Indonesia e del Giappone?
www.greenreport.it
Per decenni, i ricercatori si sono chiesti come un fungo potenzialmente mortale per l’uomo, che normalmente si trova negli ambienti tropicali, sia riuscito a raggiungere le foreste temperate del Pacifico nord-occidentale, dove è esploso in focolai talvolta fatali tra sia per le persone che per gli animali.
Ora lo studio “On the Emergence of Cryptococcus gattii in the Pacific Northwest: Ballast Tanks, Tsunamis, and Black Swans” pubblicato su mBio dell’American Society of Microbiology da David M. Engelthaler del Translational Genomics Research Institute (TGen) e Arturo Casadevall della Johns Hopkins University, fornisce una nuova teoria, secondo la quale le acque di zavorra provenienti dal trasporti marittimi e uno tsunami scatenato da uno dei più forti terremoti del pianeta potrebbero aver agito insieme per trasportare il Cryptococcus gattii da vicino all’equatore fino al Pacifico Nord Ovest.
Precedentemente, Engelthaler, un epidemiologo genomico co-direttore della divisione patogeni e microbiomi del TGen della City of Hope. – aveva ipotizzato che l’acqua di zavorra contaminata con C. gattii fosse stata scaricata dalle navi nelle acque dell’Oceano Pacifico al largo della costa nord-occidentale del Nord America. Utilizzando analisi genomiche e statistiche avanzate, ha scoperto che la comparsa di questa malattia nel nord-ovest del Pacifico è avvenuta dopo l’apertura del Canale di Panama nel 1914 che ha consentito alle navi mercantili di portare il micidiale fungo dal Brasile orientale fino al Canada occidentale.
