La sonda BepiColombo saluta la Terra: direzione Mercurio

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La sonda BepiColombo saluta la Terra: direzione Mercurio

L’appuntamento con il nostro pianeta รจ previsto il 10 aprile. Per arrivare alla meta, la sonda effettuerร  altri voli ravvicinati per sfruttare le spinte gravitazionali: due attorno a Venere e sei attorno a Mercurio
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Una visione dโ€™artista del flyby di BepiColombo con la Terra. Crediti: Esa

Lโ€™appuntamento รจ per venerdรฌ 10 aprile, alle 6:25 di mattina ora italiana: la missione BepiColombo, lanciata il 20 ottobre 2018, si avvicinerร  alla Terra โ€“ arrivando a soli 12.677 km di distanza โ€“ per effettuare il primo dei nove voli ravvicinati (o flyby, in inglese) che le consentirร  di rallentare leggermente la sua corsa cambiando traiettoria puntando verso il Sistema solare centrale. Obiettivo: Mercurio. Arrivo previsto: dicembre 2025 dopo un viaggio di oltre 7 anni. A causa delle misure di distanziamento sociale adottate in tutta Europa come risposta alla pandemia da nuovo coronavirus, le operazioni verranno seguite da un numero limitato di ingegneri e tecnici presso il Centro operativo spaziale europeo (Esoc) dellโ€™ESA a Darmstadt in Germania. La missione ha visto il forte contributo dellโ€™Italia che, grazie al supporto dellโ€™Agenzia spaziale italiana (Asi) e al contributo scientifico dellโ€™Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), ha realizzato 4 dei 16 strumenti/esperimenti a bordo piรน una collaborazione internazionale.

Frutto della collaborazione tra lโ€™Agenzia spaziale europea (Esa) e lโ€™Agenzia spaziale giapponese (Jaxa), la missione BepiColombo si compone di due sonde, lโ€™europea Mercury Planetary Orbiter (Mpo) e la giapponese Mercury Magnetospheric Orbiter (Mmo). Le due sonde viaggiano a bordo di un modulo trasportatore, il Mercury Transfer Module (Mtm), che utilizzerร  una combinazione di propulsione ionica e chimica in aggiunta a numerose spinte gravitazionali durante il lungo percorso. Oltre a quello intorno alla Terra, BepiColombo effettuerร  altri due voli ravvicinati attorno a Venere e sei attorno Mercurio prima di passare alle cruciali manovre di frenata e posizionamento orbitale.

ยซMan mano che si avvicina lโ€™evento del 10 aprile lโ€™ansia cresce, tanto che in questi giorni mi รจ sembrato di tornare ai momenti emozionantissimi prima del lancioยป, commenta Valeria Mangano, ricercatrice Inaf del team scientifico di Serena, strumento a bordo di BepiColombo. ยซAbbiamo seriamente temuto che, a causa dellโ€™emergenza coronavirus, questo evento potesse avvenire solo con le minime operazioni strettamente necessarie e senza strumenti accesi. Grazie al lavoro di Esoc e di Esa e allโ€™operato in remoto dei gruppi scientifici, incluso quello dellโ€™Inaf, tutti gli strumenti che possono prendere dati saranno operativi e faranno misure attorno alla Terra. Si tratta di un test molto importante dal punto di vista scientifico e tecnologico, perchรฉ conoscendo bene lโ€™ambiente vicino la Terra, potremo capire se la strumentazione funziona a dovereยป.

ยซรˆ il primo, e quindi molto importante, dei flyby della complicatissima rotta di BepiColombo verso Mercurio: ci saranno altri 2 con Venere, e poi ben 6 con Mercurio prima di raggiungere lโ€™orbita ottimaleยป, ricorda Raffaele Mugnuolo, capo Ufficio missioni scientifiche dellโ€™Unitร  esplorazione e osservazione dellโ€™universo di Asi, ยซper avviare lโ€™osservazione scientifica del pianeta; durante questi flyby sarร  verificato lo stato dei singoli strumenti e soprattutto si potranno verificare le loro capacitร  di osservazione in orbitaยป.

ยซLa data del 10 aprile rappresenta una tappa molto importante per la missione BepiColombo รจ lo รจ a maggior ragione per tutti noiยป, sottolinea Angelo Olivieri, di Asi e responsabile di progetto per Serena, ยซche per molti anni abbiamo lavorato alla realizzazione degli strumenti a bordo, affrontando con tenacia tutte le difficoltร  tecnologiche che una missione cosรฌ ambiziosa presentavaยป.

Le tappe principali del viggio di BepiColombo verso Mercurio. Crediti: Esa

Come funziona un flyby: la fionda gravitazionale

Sfruttando i sorvoli e lโ€™effetto โ€œfionda gravitazionaleโ€ si riesce a imprimere a una sonda spaziale una spinta sufficiente per farle raggiungere piรน rapidamente la sua destinazione finale. Questo perchรฉ nella maggior parte dei casi, per problemi di peso al momento del lancio, le sonde non vengono equipaggiate del propellente sufficiente per arrivare direttamente sullโ€™obiettivo prefissato, dovendo giร  trasportare numerosi strumenti scientifici. ย Per evitare lโ€™eccessivo dispendio di carburante, il modo piรน efficiente per viaggiare nel Sistema solareย  รจ, quindi, quello di utilizzare traiettorie tangenti ai pianeti (FlyBy) per sfruttarne lโ€™attrazione gravitazionale, il cosiddetto effetto fionda. Si tratta di una grande intuizione del professor Giuseppe (Bepi) Colombo (1920-1984) dellโ€™Universitร  di Padova, matematico e ingegnere famoso per i suoi importanti studi sulle orbite di Mercurio. I voli ravvicinati sfruttano la forza di gravitร  del pianeta per rallentare o accelerare e per modificare le traiettorie della sonda spaziale durante il suo viaggio.

BepiColombo saluta la Terra

Quando BepiColombo si avvicinerร  al nostro pianeta il prossimo 10 aprile, volerร  โ€œdi fronteโ€ alla Terra da est a ovest e la sfiorerร : la vedremo a 12.700 km di distanza, meno della metร  dellโ€™altitudine dei satelliti di navigazione Galileo e circa un terzo di quelli in orbita geostazionaria. Il 9 aprile si troverร  a oltre 500mila km e il giorno successivo al flyby sarร  giร  a oltre 300mila km. Il veicolo spaziale deve ridurre la sua energia e cambiare la sua traiettoria per spostarsi verso il Sistema Solare interno, guadagnando il percorso di volo che lo porterร  attorno a Venere, per le prossime spinte gravitazionali previste a ottobre 2020 e ad agosto 2021. In termini di velocitร , BepiColombo guadagnerร  circa 5 km/s rispetto al Sole.

Per avere un flyby di successo sono necessarie diverse manovre correttive della traiettoria (trajectory correction manoeuvers, o Tcm) eseguite nelle settimane precedenti al volo ravvicinato, a cui va aggiunta poi unโ€™altra manovra dopo il flyby. Queste operazioni si basano sul sistema di propulsione chimica del Mercury Transfer Module, ad eccezione dellโ€™ultima che utilizza il sistema di propulsione elettrica solare (Seps). Durante il flyby, non vengono azionati i propulsori: รจ la gravitร  a farla da padrona.

Cenni sulla missione

BepiColombo รจ la prima missione europea verso Mercurio, รจ la quinta missione cornerstone del programma Horizon 2000+ adottata dallo Science Programme Committee dellโ€™Esa per il programma del Direttorato scientifico. รˆ una delle missioni di esplorazione interplanetaria piรน ambiziose mai programmate dallโ€™Esa. Lโ€™industria italiana ha collaborato alla realizzazione della missione, in particolare sono Leonardo e Thales Alenia Space (Thales-Leonardo). Questโ€™ultima รจ stata il subcontraente principale del satellite (costruito da Airbus Defence and Space in qualitร  di prime contractor) guidando le 35 aziende europee coinvolte e sviluppando i sistemi di telecomunicazione, controllo termico e distribuzione dellโ€™energia elettrica, insieme allโ€™integrazione e al testing del Mercury Planetary Orbiter (Mpo), del Mercury Transfer Module (Mtm) e del satellite completo sino alla conclusione della campagna di lancio. Lโ€™Agenzia spaziale italiana (Asi) ha realizzato 4 dei 16 strumenti ed esperimenti a bordo dei due orbiter, grazie al contributo della comunitร  scientifica italiana, tra cui i ricercatori dellโ€™Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e dellโ€™Universitร  โ€œLa Sapienzaโ€ di Roma. A bordo del Mercury Planetary Orbiter ci sono gli esperimenti italiani Isa, Serena e Simbio-Sys, mentre More รจ un esperimento effettuato sulla Terra.

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