domenica, Ottobre 19

Genova e i suoi torrenti: una lunga storia di alluvioni, con danni e vittime

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Genova e i suoi torrenti: una lunga storia di alluvioni, con danni e vittime

Il Bisagno, il Polcevera, il Fereggiano e altri corsi minori. Torrenti conosciuti non solo dai genovesi, i loro nomi sono infatti da lungo tempo associati a eventi geo-idrologici disastrosi che hanno ferito la cittร  con gravi conseguenze sia in termini di vittime che di danni e distruzione
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ย su Genova e i suoi torrenti: una lunga storia di alluvioni, danni e vittime

La storia della cittร  di Genova รจ intimamente legata ai corsi dโ€™acqua che lโ€™attraversano: il Bisagno, il Polcevera, il Fereggiano e altri corsi minori. Torrenti conosciuti non solo dai genovesi, i loro nomi sono infatti da lungo tempo associati a eventi geo-idrologici disastrosi che hanno ferito la cittร  con gravi conseguenze sia in termini di vittime che di danni e distruzione. Le informazioni che riguardano Genova e i suoi torrenti sono registrate con estrema precisione da molteplici fonti storiche, raccolte e organizzate in monografie a stampa e in cataloghi storici digitali di eventi geo-idrologici. Il catalogo storico degli eventi geo-idrologici con danni alla popolazione in Italia, gestito e aggiornato dallโ€™istituto di ricerca per la Protezione idrogeologica del CNR (IRPI-CNR), raccoglie molte informazioni su frane e inondazioni che hanno ferito il territorio e la cittร  di Genova.


Dal 1835 ad oggi, 84 eventi tra frane e inondazioni hanno causato a Genova 86 morti e dispersi e piรน di tremila tra sfollati e senza tetto. I dati del catalogo storico sono stati combinati con le informazioni che lโ€™ingegner Renzo Rosso nel suo libro โ€œIl Bisagno nascostoโ€ ha raccolto e rese pubbliche. Nel libro vi sono infatti descrizioni molto precise ed estese degli eventi che hanno interessato il fiume Bisagno e gli altri corsi dโ€™acqua che attraversano Genova a partire dalla disastrosa alluvione del 26 ottobre 1822. Se ne ripotano di seguito alcune brevi descrizioni.

ยซ[โ€ฆ] dalla Gazzetta di Genova del 30 ottobre 1822: Lโ€™irruenza delle acque fu cosรฌ rapida che ebbe appena il tempo di trasportare qualche cosa nei piani superiori e di mettere i salvo le persone. Insomma a dieci ore di mattina non vi era alcuna apparenza di pericolo e a unโ€™ora dopo tutto il male era fatto. Molte di dette botteghe avranno un danno di due o tre mila lire [โ€ฆ]. Il 28 giugno 1889, a seguito di un violento temporale [โ€ฆ] il torrente Bisagno traboccante si riversรฒ improvviso al mare con una veemenza inusitata travolgendo un uomo rimasto imprigionato sotto il ponte della ferrovia [โ€ฆ]. La mattina dellโ€™8 ottobre 1892 si era verificato un altro evento alluvionale del torrente Bisagno. Lโ€™evento non colpรฌ soltanto Genova ma anche le zone di monte. Nella frazione Traso di Bargagli crollรฒ un albergo, la strada nazionale per lungo tratto รจ ingombra di macerie [โ€ฆ] da Torriglia si annunziano gravi danni a case [โ€ฆ]. Il 29 ottobre 1903 [โ€ฆ] il Bisagno turgido e limaccioso cresciuto a vista dโ€™occhio trasporta con sรฉ tronchi dโ€™albero, travi e fogliame. (In centro cittร ) come al solito le prime botteghe inondate sono quelle di Piazza Caricamento [โ€ฆ]. Tutto il tratto da Via Fontane alla stazione dei tram รจ convertito in un lagoยป. Il 30 ottobre dello stesso anno vengono ยซ[โ€ฆ] nuovamente inondate le botteghe di Caricamento e Peschiera con un metro dโ€™acqua [โ€ฆ]. Il 29 ottobre 1945 si registrarono 510 millimetri di pioggia in 24 ore al passo dei Giovi, stabilendo un nuovo record per la Liguria. La piena piรน rovinosa fu sul torrente Polcevera, quasi 1500 metri cubi al secondo, mentre la piena del Bisagno venne valutata in 437 metri cubi al secondo a Staglieno. Questo evento colpรฌ soprattutto la zona del centro di Genova, causando gravi danni: il versante destro e il basso bacino furono investiti da intense precipitazioni e la copertura entrรฒ per la prima volta in pressione, causando a monte la sommersione del ponte di Santโ€™Agata e lโ€™allagamento di corso Sardegna e di piazza Romagnosi; a valle, lโ€™allagamento di piazza della Vittoria. Esondarono anche il rio Fereggiano in piazza Galileo Ferraris, il rio Veilino a Caโ€™ di Riva, e i rii Torbido e Geirato. La piena provocรฒ anche il crollo di alcuni ponti della strada statale 45 [โ€ฆ] Fra il 7 e lโ€™8 ottobre del 1970 in cittร  si abbattรฉ un autentico diluvio, che perdurรฒ per ore e ore [โ€ฆ] รจ la graveย alluvione che travolse Genova. In quei giorni, tra le ore 19:00 del 7 ottobre e le ore 17:00 dellโ€™8 ottobre 1970, a Bolzaneto, quartiere periferico in Val Polcevera, caddero sino a 948 mm di pioggia (dato integro registrato in una stazione amatoriale). Praticamente tutti i quartieri genovesi furono interessati dagli allagamenti. Esondarono il Bisagno, il Ferregiano, il Leira, lo Sturla e la Polcevera.ยป


Dallโ€™alluvione del 1970 che causรฒย 44 vittime, di cui 35 morti e 8 dispersi eย  oltre 2000 sfollati, Genova ha continuato ad essere colpita e a registrare danni e vittime. Questi eventi piรน noti alla cronaca nazionale si sono ripetuti con diverse intensitร  fino ad oggi. Dai dati dellโ€™IRPI spiccano, per gravitร , quello del settembre del 1992 quando le cittร  piรน colpite furono Savona e Genova e le esondazioni dei torrenti causarono complessivamente 7 morti e centinaia di sfollati. Ancora nellโ€™ottobre del 1995 quando il torrente Polcevera fece registrare gravi danni e costrinse alcune persone a lasciare le proprie case. รˆ infine cronaca molto piรน recente quella degli eventi alluvionali del novembre 2011 e dellโ€™ottobre 2014. Lโ€™evento del 4 novembre 2011 concluse una serie di gravi fatti che, tra ottobre e novembre, interessarono la Liguria. Il 25 ottobre un sistema temporalesco era transitato tra la Liguria di Levante e la Toscana Nord-occidentale scaricando notevoli quantitร  di precipitazioni: in sei ore si misurarono infatti piรน di 500 mm di pioggia. Gravemente colpite le zone della Lunigiana e delle Cinque Terre; in Liguria si registrarono 11 morti (altri due si registrarono in Toscana) 2 feriti ed almeno 400 sfollati. Pochi giorni dopo, il 4 Novembre 2011, un evento meteorologico intenso interessรฒ una ristretta area della Liguria concentrando i suoi effetti piรน disastrosi nella cittร  di Genova, dove si misurarono circa 500 mm di pioggia in poche ore. I dissesti maggiori si verificarono allo sbocco dei bacini idrografici di limitate dimensioni, dove si raccolsero grandi quantitร  di acqua mista a fango e detriti, talora con tronchi e massi.

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Lโ€™esondazione del Torrente Fereggiano causรฒ 6 vittime a Genova, e in tutta la cittร  gli sfollati furono almeno 150. Gli ultimi gravi eventi alluvionali verificatisi in cittร  si sono registrati tra il 9 e lโ€™11 ottobre 2014, causati da piogge particolarmente intense e molto localizzate che si sono abbattute in diverse zone del capoluogo ligure e provincia. Nella giornata del 9 ottobre 2014 le abbondantissime piogge si sono concentrate soprattutto su Genova, dove nel corso della serata sono esondati il torrente Bisagno, il rio Fereggiano ed il torrente Sturla. Le acque, che in alcuni punti hanno raggiunto lโ€™altezza di un metro e ottanta, hanno provocato gravissimi danni ai locali situati al pianterreno e trascinato numerose auto. Per molte ore la cittร  รจ rimasta priva di energia elettrica. Tra le zone piรน colpite quella di Brignole, dove, nei pressi della stazione, รจ stato recuperato il corpo della vittima causata da questo evento. Da quanto emerge dai dati a disposizione nellโ€™area genovese, numerosi degli eventi storici che hanno causato danni materiali ingenti e danni alla popolazione, inclusi morti e dispersi, sono stati provocati da piogge di breve durata e alta intensitร , peraltro caratteristici di tutto il territorio ligure. Nonostante i progressi delle moderne previsioni meteorologiche, tali eventi intensi e che evolvono velocemente nello spazio e nel tempo, restano ancora difficili da prevedere con accuratezza.ย In Liguria, come in altre are del paese, eventi meteorologici intensi producono precipitazioni che facilmente superano i 70 mm in unโ€™ora, i 120 mm in 2 ore, e i 200 mm in 6 ore. Le precipitazioni cadono in bacini idrografici di piccola dimensione (da alcune decine a poche centinaia di chilometri quadri) caratterizzati da versanti acclivi o molto acclivi, in aree anche fortemente urbanizzate. Ciรฒ contribuisce a produrre frane diffuse e piene improvvise (โ€œflash floodsโ€) che a loro volta producono un notevole trasporto di sedimenti e detriti lungo i torrenti e i fiumi. Tali condizioni (meteorologiche, geomorfologiche, idrologiche, urbanistiche), non rare in Liguria in particolare nei mesi di settembre e ottobre, possono facilmente mettere in crisi le porzioni terminali dei bacini idrografici.

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