Se il sole “trema”, ci sono macchie solari in arrivo
Grazie allโeliosismologia, una tecnica sviluppata dagli scienziati del National Solar Observatory statunitense negli anni Novanta, รจ possibile rilevare come le onde sonore interagiscano con la struttura interna del Sole, in particolare con i campi magnetici, e prevedere con qualche giorno di anticipo la comparsa di macchie solari
di Marco Malaspina ย
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Grande macchia solare in arrivo per il Giorno del ringraziamento, che questโanno cade giovedรฌ 26 novembre. Lโalert รจ arrivato mercoledรฌ scorso โ dunque con una settimana dโanticipo โ dagli scienziati del National Solar Observatory (Nso) statunitense.

Diciamolo subito, a scanso dโequivoci: non cโรจ nessun particolare allarme in vista. Di macchie solari, ora che il Sole si sta risvegliando, ne torneremo a vedere spesso e numerose, nei prossimi anni. Il motivo per cui se ne parla, in questo caso, รจ dovuto al metodo impiegato dal team dellโNso per prevederne lโarrivo: lโeliosismologia. Cosรฌ come lโanalisi delle onde sismiche che attraversano il nostro pianeta permette di scoprire qualcosa del suo interno, un cambiamento nelle misurazioni delle onde sonore del Sole โ perturbate dagli intensi campi magnetici delle regioni attive โ indica che potrebbero essere presenti macchie solari ancora non visibili sul lato della nostra stella rivolto verso la Terra. E ciรฒ che รจ accaduto nel caso della regione attiva Ar 2786: in pratica si sono โsentitiโ, nelle onde sonore che si propagano dallโinterno del Sole, cambiamenti forieri dellโimminente comparsa di nuove macchie solari โ macchie che ora possiamo vedere dalla Terra nei pressi del lembo solare orientale.
ยซAbbiamo misurato una variazione nei segnali acustici sul lato del Sole piรน lontano da noiยป, spiega Alexei Pevtsov dellโIntegrated Synoptic Program dellโNso, il programma che si occupa delle previsioni. ยซร una tecnica che ci permette di capire cosa sta succedendo sul lato del Sole che non รจ rivolto verso la Terra alcuni giorni prima che il fenomeno diventi a noi visibile. Sapere con fino a cinque giorni di anticipo che ci sono macchie solari attive รจ estremamente prezioso per una societร come la nostra, ad alto contenuto tecnologicoยป.
Andamento dellโattivitร solare nelle ultime tre settimane. Su fondo giallo la firma sismica dellโattivitร nellโemisfero solare a noi piรน distante. Fonte: Joint Science Operations Center / Solar Dynamics Observatory
Proprio per anticipare lโarrivo di tempeste solari โ potenzialmente dannose per le telecomunicazioni, i sistemi Gps e le reti di distribuzione dellโenergia elettrica โ lโNso tiene dโocchio il Sole 24 ore su 24, 7 giorni su 7, attraverso il sistema Gong (Global Oscillation Network Group): una rete di sei stazioni di monitoraggio, posizionate in tutto il mondo, che tengono interrottamente monitorato il campo magnetico e altre caratteristiche della nostra stella. Sono comunque osservazioni che si compiono non solo da terra ma anche dallo spazio, con il Solar Dynamics Observatory della Nasa.

ยซLe osservazioni del Sole dalla Terra sono limitate allโemisfero visibile, ovvero quello rivolto verso di noi. Emisfero che cambia continuamente: il Sole ruota intorno al proprio asse in circa 25 giorni allโequatore e 32 giorni ai poli, perciรฒ vediamo una macchia solare comparire al bordo est, attraversare il disco solare e scomparire al bordo ovest dopo circa 14 giorni a latitudini intermedie. Possiamo perรฒ ricavare indirettamente la posizione della macchia, purchรฉ sia estesa e quindi con forte campo magnetico, anche quando la rotazione la porta nella parte del Sole non visibile dalla Terraยป, spiega a Media Inaf Mauro Messerotti, senior advisor dellโInaf per lo space weather. ยซPotremo pertanto capire se la macchia esiste ancora e se dobbiamo aspettarci che compaia nuovamente al bordo est trascorsi altri 14 giorni. Oppure possiamo capire se si sia formata qualche grande macchia proprio nella parte che non vediamo e che la rotazione farร comparire al bordo est. Ciรฒ si puรฒ fare grazie, appunto, allโeliosismologia, che sonda la parte a noi nascosta del Sole studiando le onde acustiche (oscillazioni) che si propagano nel plasma solare, rilevate sulla parte visibile con tecniche spettroscopiche e la cui velocitร dipende dalla densitร del plasma e dallโintensitร dei campi magnetici lungo il percorso di propagazione. Cosรฌ รจ stata identificata la regione attiva Ar 2786 diversi giorni prima che comparisse al bordo est. Lโenorme macchia solare che la caratterizza รจ ora ben visibileยป.