GLI SCIAMI SISMICI…QUESTI (S)CONOSCIUTI.

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GLI SCIAMI SISMICI…QUESTI (S)CONOSCIUTI

Negli ultimi mesi stiamo osservando un elevato numero di sciami sismici ai Campi Flegrei. Una domanda che molti continuano a fare è come è possibile dire che uno sciame si è concluso se poi continuano a verificarsi altri terremoti?
di Mario Castellano, dirigente Osservatorio Vesuviano INGV

Ignorando i commenti con offese gratuite che tutti abbiamo letto e fatti da persone che dimostrano su Facebook solo tutta la loro ignoranza e inciviltà, cercherò di spiegare con parole semplici il significato degli sciami all’interno delle Procedure di Comunicazione che più volte ho condiviso e che trovate a questo link

Partiamo da un punto certo: non esiste una definizione univoca di “sciame”, se non che si tratta di una serie di terremoti ravvicinati in un determinato periodo di tempo…ma quanti terremoti e in che periodo di tempo non sono dati definiti.Gli “sciami” sono caratteristici delle aree vulcaniche (lasciamo perdere le differenze con il termine “sequenza” che si usa per i terremoti che avvengono nelle aree tettoniche come quelle appenniniche, è un aspetto che non ci interessa) e “possono” essere indicatori di particolari attività sui vulcani come risalita di fluidi o magma, intrusione di dicchi ed altro, attività accompagnate anche da altri segnali che, è bene precisare, attualmente NON vengono registrati ai Campi Flegrei.

Drum sciame sismico 20 maggio 2024

Per questo motivo nelle “Procedure di Comunicazione per l’attività sismica in aree vulcaniche” (che riguardano tutti i vulcani attivi italiani e non solo i Campi Flegrei) gli “sciami” hanno un ruolo importante.Per poter comunicare al Dipartimento della Protezione Civile l’occorrenza di “sciami” all’interno dell’attività sismica dei vari vulcani, sono stati definiti dei criteri validi per ogni singolo vulcano.Per quanto riguarda i Campi Flegrei (ma analoga procedura è stata effettuata per gli altri vulcani campani così come per quelli siciliani e laziali) i criteri sono stati definiti sulla base di parametri scientifici e organizzativi quali:- Analisi statistica di tutta la sismicità registrata a partire dalla crisi 1982-1984- Significatività dello sciame (come numero di eventi e Magnitudo) anche in considerazione dell’avvertibilità da parte della popolazione- Operatività del Dipartimento della Protezione CivileQuindi, di concerto con il Dipartimento della Protezione Civile, sono stati definiti due scenari che individuano l’inizio di uno “sciame” all’interno della sismicità più o meno continua dei Campi Flegrei:1) 4 eventi in 30 minuti (tutti di M≥0.0 e almeno 1 evento con M≥1.52) 10 eventi in 1 ora (tutti di M≥0.0 e almeno 1 evento con M≥1.0Dal momento che si verifica una di queste due situazioni, viene emesso il “Comunicato Preliminare Sciame” per informare il DPC che è iniziato uno “sciame”.

I Comunicati di Aggiornamento si susseguono con i dettagli che potete leggere nel link riportato all’inizio (30 minuti, 3 ore, 6 ore…), fino a quando per 3 ore non si registrano più terremoti con M≥0.0 e si emette il Comunicato di Fine Sciame.Come ho già scritto molte volte, la fine di uno “sciame” NON significa la fine della sismicità dell’area ma semplicemente la conclusione di quel particolare fenomeno con eventi più ravvicinati nel tempo e la sismicità continuerà a seguire il suo andamento con terremoti più distribuiti nel tempo.Ovviamente, può succedere che poco dopo aver dichiarato la fine di uno sciame si presentino di nuovo le condizioni per dichiararne l’inizio di un altro…è una possibilità che accade in tutte le aree vulcaniche attive.Spero di essere stato chiaro e aver risolto i dubbi che molti utenti ancora hanno sugli sciami.

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