IL DOMINIO DEGLI ANTICICLONI ALLE ALTE LATITUDINI: ANCHE IN QUESTA SETTIMANA LE CONDIZIONI DEL TEMPO SUL MEDITERRANEO RISENTIRANNO DI UNA SITUAZIONE CHE CI TRASCINIAMO DA ALMENO SEI MESI
IL DOMINIO DEGLI ANTICICLONI ALLE ALTE LATITUDINI: ANCHE IN QUESTA SETTIMANA LE CONDIZIONI DEL TEMPO SUL MEDITERRANEO RISENTIRANNO DI UNA SITUAZIONE CHE CI TRASCINIAMO DA ALMENO SEI MESI
di Andrea Corigliano – Fisico dell’Atmosfera

Sarà ancora un’ondulazione di blocco ad avere in mano le redini del tempo europeo. Sarà ancora un segnale atmosferico di lungo periodo, che riesce a mantenersi quasi invariato nel tempo e a insistere da almeno sei mesi, a lasciare il Mediterraneo sostanzialmente libero da influenze anticicloniche durature e quindi a lasciare aperte, alle nostre latitudini, le porte affinché possano inserirsi senza troppa difficoltà impulsi instabili o perturbati. È all’incirca da novembre, infatti, che il segnale dominante della circolazione atmosferica è impostato da una frequente presenza di campi anticiclonici alle alte latitudini e in particolar modo tra le Isole Britanniche, l’area meridionale della penisola scandinava e l’Europa centrale, dove la superficie isobarica di 500 hPa si è mantenuta, mediamente, a quote tra i 60 e gli 80 metri più elevate rispetto alla media climatologica, comportando così una persistente stabilità atmosferica e una prevalente assenza di precipitazioni.
Anche nella prima decade di maggio appena terminata la situazione non si è modificata e non muterà nemmeno nei prossimi giorni, almeno fino alla fine della seconda decade del mese. La continua presenza di un campo anticiclonico in una posizione quasi coincidente con quella del segnale dominante dell’anomalia semestrale positiva dell’altezza di geopotenziale – appena menzionata – continuerà da un lato a mantenere stabilità atmosferica alle alte latitudini e dall’altro a favorire ancora alle nostre latitudini un tempo incerto. Le condizioni di instabilità continueranno infatti anche nei primi giorni della settimana, peggioreranno tra il 14 e il 16 con la formazione di un ciclone afro-mediterraneo che andrà a coinvolgere prevalentemente il Sud Italia apportando probabilmente anche piogge organizzate e intense (da confermare e localizzare) e potrebbero infine ricevere nuovi apporti di aria fresca da nord-nordest sul finire della settimana, richiamati in parte dalla depressione in risalita dall’entroterra sahariano. Un ultimo appunto: a volte basta uscire dai confini per ritrovare una situazione simile a quella che la nostra penisola ha vissuto pochi anni fa e che ora, per molte regioni come quelle del Nord-Ovest, è in pratica agli antipodi.