Quasi pronto, in Finlandia, il primo deposito permanente di scorie nucleari

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Quasi pronto, in Finlandia, il primo deposito permanente di scorie nucleari

Il tunnel di Onkalo, in Finlandia, resisterร  alle insidie del tempo per decine di migliaia di anni. Ci riuscirร  grazie a soluzioni ingegneristiche e dispositivi di sicurezza di una semplicitร  disarmante.
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Un condotto di ventilazione nel deposito di Onkalo. Le prime prove di immagazzinamento, con barre posticce, dovrebbero svolgersi nel 2022.|Posiva Oy

Nel 1980, il geologo finlandese Timo ร„ikรคs si assunse un’enorme responsabilitร , per un 29enne: progettare uno spazio dove stipare in modo sicuro e definitivo le scorie nucleari prodotte dal suo Paese.

Oggi, a quasi 40 anni di distanza, quel deposito รจ quasi ultimato: ben presto la Finlandia diventerร  il primo stato al mondo a dotarsi di un magazzino per rifiuti radioattivi pensato per resistere centinaia di migliaia di anni (e fino a un milione: tanti ne occorrono affinchรฉ le barre di combustibile nucleare esausto non siano piรน pericolose).

Per comprendere la portata della sfida, raccontata in un articolo su The Atlantic, si pensi che attualmente, nel mondo, esistono circa 250 mila tonnellate di scorie nucleari alloggiate in depositi temporanei, che iniziano ad accusare i segni del tempo; e che costruzioni che riteniamo antiche, come le piramidi egizie, hanno appena 4500 anni.

Il deposito sorge in un’area coperta da una fitta vegetazione. | Posiva Oy

L’ingresso del deposito nucleare di Onkalo (un termine finlandese che significa caverna, luogo nascosto, si trova mimetizzato nella densa vegetazione della foresta di Olkiluoto, un’isola scarsamente abitata al largo della costa occidentale della Finlandia. Poco lontano, circondati dagli alberi, sorgono tre reattori.

Piรน livelli di protezione. Dietro a quella che potrebbe sembrare l’entrata di un grande garage si apre un tunnel che scende fino a oltre 450 metri di profonditร . La struttura si apre poi in altre 137 gallerie sotterranee. Quando il deposito sarร  funzionante, le scorie saranno sistemate in bidoni di ghisa di 25 tonnellate di capienza, rivestiti di uno strato di rame puro. Ciascuno sarร  alloggiato in un vano scavato su misura, rivestito con bentonite (un tipo di argilla che si gonfia a contatto con l’acqua, usata anche nelle lettiere dei gatti).

Il piano di sicurezza di Onkalo รจ piuttosto semplice. La roccia locale in cui รจ stato scavato il tunnel, lo gneiss, รจ geologicamente stabile, e dovrebbe tenere l’acqua alla larga. La bentonite puรฒ assorbire ogni traccia di umiditร  residua, e le acque sotterranee presenti in profonditร , sotto il deposito, sono povere di ossigeno e poco corrosive. Il rame รจ una delle sostanze piรน stabili della Terra e se anche l’acqua arrivasse ai bidoni, impiegherebbe milioni di anni a corroderne il rivestimento. Nel frattempo, le scorie al suo interno si sarebbero degradate a materiali non piรน pericolosi per l’ambiente e per l’uomo.

Gli ingegneri della Posiva, l’azienda incaricata di costruire il deposito, testano in spazi come questo la capacitร  di infiltrazione dell’acqua sotterranea nelle rocce che sigilleranno le scorie. | Posiva Oy

Anche la questione di come comunicare la pericolositร  del luogo e del suo contenuto ai terrestri di domani รจ stata affrontata senza troppi orpelli. Se tra 100 mila anni l’umanitร  non si sarร  ancora estinta, i nostri successori difficilmente sapranno comprendere la nostra lingua e altri codici di comunicazione non linguistici: si pensi a quanta fatica facciamo a capire il significato del sito di Stonehenge, eretto 5000 anni fa. Solo 10 mila anni fa, eravamo cacciatori-raccoglitori.

In passato sono state proposte soluzioni fantasiose come una serie di pietre acuminate a guardia dell’entrata, o generazioni di gatti ogm che diventino fluorescenti a contatto con le esalazioni radioattive. Gli ingegneri di Onkalo hanno in mente qualcosa di piรน semplice: lasciare che il deposito passi inosservato, e finisca dimenticato per sempre.

Uno degli ingressi dello Svalbard Global Seed Vault, la banca mondiale dei semi. Anche questa cassaforte praticamente inviolabile ha di recente subito danni da infiltrazione di acqua e neve.

ย Senza la necessitร  di sorveglianza o il bisogno di elettricitร  a mantenerlo, la soluzione piรน sicura รจ che se ne ignori l’esistenza. Attorno al 2100, quando avrร  raggiunto la sua massima capacitร , gli ingressi dei tunnel saranno sigillati con blocchi di roccia assorbente. La foresta ne coprirร  l’entrata, e il deposito รจ stato scavato in luoghi poco appetibili per eventuali scavi minerari.

ร„ikรคs รจ andato in pensione nel 2014. Oggi i suoi successori lavorano per riuscire a concludere le prove generali di conservazione delle scorie – con barre posticce, ma contenitori e tunnel originali – entro il 2022. Nel 2024 dovrebbero essere accolti i primi rifiuti pericolosi, con un processo che potrebbe durare un centinaio di anni, fino ad esaurimento spazio.

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