domenica, Ottobre 19

Scoperti gigantesci buchi neri nelle galassie vicine

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Scoperti gigantesci buchi neri nelle galassie vicine

Sono stati scoperti buchi neri supermassicci molto piรน grandi di ciรฒ che si riteneva possibile: molti miliardi di volte la massa del nostro Sole.
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Un buco nero supermassiccio in una galassia studiata dal telescopio spaziale a raggi X Chandra: le sue dimensioni sono superiori a quanto ci si aspettava.|NASA

Quanto possono essere giganteschi i buchi neri supermassicci che si trovano nel cuore di molte galassie? Per rispondere a questa domanda un gruppo di astronomi ha scandagliato 72 galassie fino a una distanza di 3,5 miliardi di anni luce dalla Via Lattea (la nostra galassia). Grazie ai dati raccolti dal Chandra X-ray Observatory, il telescopio orbitale della Nasa, Julie Hlavacek-Larrondo (dip. di Fisica dell’universitร  di Montreal, Canada) ritiene di aver scovato quelli che potrebbero essere i piรน giganteschi buchi neri supermassicci dell’Universo: i risultati delle sue osservazioni sono online su Monthly Notices, pubblicazione della Royal Astronomical Society.

Per quanto giganteschi, i buchi neri sono oggetti praticamente invisibili: la loro esistenza e dimensione รจ dedotta dal modo con il quale la loro gravitร  agisce sulle stelle circostanti, oppure analizzando gli spettri dei raggi X emessi dal disco rotante di gas riscaldato che viene risucchiato dal “pozzo del buco nero”.

La forza di gravitร  di questi oggetti รจ cosรฌ spaventosamente forte che neppure la luce puรฒ sfuggire, ed รจ questo che fa di loro oggetti assolutamente neri.

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La nostra sonda nel buco nero
– Le zone centrali della nostra Galassia, la Via Lattea, osservate nel vicino infrarosso con lo strumento NACO installato sul telescopio VLT. La posizione del centro, con il buco nero (invisibile) noto come Sgr A*, รจ indicata da una croce arancione. La stella S2 passerร  vicino al buco nero nel 2018: verrร  “usata” come una sonda per verificare gli effetti di gravitร  forte e la teoria della relativitร  generale di Einstein. | Eso/M. Parsa/L. Calรงada

ยซMolti di questi oggetti nascono quando una stella molto grande e massiccia muore e collassa su se stessa. Tuttavia questo modello non spiega i buchi neri supermassicci: per questi, non รจ ancora chiara la strada che porta alla loro formazioneยป, afferma la ricercatrice. Due sono le ipotesi piรน accreditate: secondo alcuni si formerebbero per accrezione lenta e graduale di materia a partire da un buco nero di grandezza stellare, per altri si formerebbero invece per collasso di una grande nube di gas di massa equivalente a centinaia di masse solari o piรน.

Fino a oggi si pensava che i buchi neri al centro delle galassie sono tanto piรน grandi quanto piรน estese e massicce sono le galassie stesse, ma la ricerca di Hlavacek-Larrondo suggerisce che le cose non stanno proprio cosรฌ. ยซAbbiamo scoperto che esistono buchi neri all’interno di galassie che avrebbero dovuto avere determinate dimensioni e che invece sono molto piรน massicci di quel che ci si aspettava. Alcuni hanno masse paragonabili a 10 miliardi di volte la massa del nostro Sole, e ce n’รจ uno che svetta su tutti, con 17 miliardi di masse solariยป, afferma. ยซPerchรฉ sono cosรฌ “grandi”? Forse qualcosa di eccezionale ha governato la loro nascita, oppure c’รจ qualcosa che ancora sfugge alle nostre conoscenze… Al momento non c’รจ risposta.ยป

รˆ difficile farsi un’idea di ciรฒ che vogliono dire questi numeri, tuttavia, poichรฉ si paragona la massa di un buco nero con quella del nostro Sole, nel caso specifico dovremmo immaginare una stella mostruosamente grande, addirittura 10 miliardi di volte le dimensioni attuali del Sole, il cui diametro รจ di 1.391.400 chilometri. Il che vuol dire che avremmo una stella con un diametro di circa 14 milioni di volte la distanza Sole-Plutone, che รจ di circa 6 miliardi di chilometri…

Va detto che queste “misure” sono assolutamente metaforiche: per quel che ne sappiamo, non รจ neppure lontanamente possibile immaginare che si possano aggregare 10 miliardi di stelle della dimensione del Sole senza che si alterino parametri che porterebbero al collasso dell’astro. Gli esempi servono perciรฒ solo a rappresentare un fenomeno che per noi resta oltre l’immaginazione.

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