Il confine climatico del 100° meridiano negli USA si sta spostando, dove iniziavano le grandi pianure
«Le implicazioni per l’agricoltura e altre attività potrebbero essere enormi»
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Nel 1878, il geologo ed esploratore statunitense Wesley Powell tracciò nel fango una linea invisibile ma molto lunga: era il centesimo meridiano occidentale, la longitudine che identificava il confine simbolico tra i piovosi Stati Usa orientali e le aride pianure occidentali. Da sud a Nord, il meridiano taglia gli stati orientali del Messico e risale verso il Texas, l’Oklahoma, il Kansas, il Nebraska, i Dakota e la provincia canadese del Manitoba, diretto al polo.
Powell, meglio conosciuto per aver esplorato il Grand Canyon e altre aree dell’allora selvaggio west, era diffidente sulla possibilità che nella regione f delle grandi praterie sorgessero grandi insediamenti umani e tentò di convincere il Congresso a istituire distretti idrici e per la gestione del territorio che superassero i confini dei nuovi Stati e Territori per affrontare con una visione di insieme quelli che profeticamente già individuava come grossi problemi ambientali. Una richiesta respinta con forza dai leader politici degli Stati del West americano che Powell volesse impedire lo sviluppo (e il loro potere). Powell venne sconfitto e non sarebbe stata né la prima né l’ultima volta che i governatori e i politici statunitensi avrebbero ignorato il parere degli scienziati. Bisognerà capire se la stessa cosa accadrà anche ora, 140 anni dopo, mentre gli scienziati stanno studiando di nuovo il 100° meridiano e in due documenti appena pubblicati cercano di capire cosa è successo in quell’area e cosa riserverà il futuro agli Usa e al resto del Nord America.
Lo studio “Whither the 100th Meridian? The Once and Future Physical and Human Geography of America’s Arid–Humid Divide. Part I: The Story So Far” e quello “Part II” pubblicati su Eart Interaction dell’American Meteorological Society (Ams), confermano che, a causa dei cambiamenti climatici, il confine climatico tracciato da Powell si sta spostando verso est, come dimostrano i dati su agricoltura e popolazione, Il team di ricercatori della Columbia University e della Pennsylvania State University dice che quasi certamente la linea del confine climatico continuerà a spostarsi nei prossimi decenni, estendendo il clima arido delle pianure occidentali al Midwest e aggiunge che «Le implicazioni per l’agricoltura e altre attività potrebbero essere enormi».

La linea del 100° meridiano può essere oltrepassata con un passo ma il confine che rappresenta è più sfumato e graduale. Nel 1890, Powell scriveva: «Passando da est a ovest attraverso questa fascia si osserva una trasformazione meravigliosa. A est si vede una lussureggiante crescita di erba e i fiori sgargianti dell’ordine Compositae rendere bellissimo il paesaggio della prateria. Passando verso ovest, scompaiono specie dopo specie di erba lussureggiante e piante da fiore brillanti; il terreno diventa gradualmente nudo, con grappoli d’erba qua e là; di tanto in tanto si vede un cactus spinoso e la pianta di yucca spinge fuori le sue baionette affilate». Oggi è difficile rintracciare quei paesaggi selvaggi: l ‘«erba lussureggiante» della prateria orientale è stata arata molto tempo fa per trasformarla in campi di mais, grano e altre coltivazioni, degli habitat originari sono rimasti solo alcuni frammenti nelle pianure occidentali meno popolate.
