INGV: Nuova interpretazione del bradisismo dei Campi Flegrei
Lโafflusso e il deflusso di gas magmatici negli acquiferi flegrei, senza iniezione di nuovo magma, sarebbero la causa dei fenomeni di bradisismo dal 1985 ad oggi. A dirlo uno studio INGV, Universitร della Campania Luigi Vanvitelli e Institut de Physique du Globe di Parigi, pubblicato su Nature Scientific Reports
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Continuano le ricerche della comunitร vulcanologica nazionale e internazionale mirate a comprendere l’origine del bradisismo della caldera dei Campi Flegrei, attraverso lโanalisi congiunta di oltre 37 anni di dati geochimici, relativi alle fumarole di Solfatara e Pisciarelli, e geofisici di deformazioni del suolo della caldera. A formulare un nuovo modello interpretativo di questi fenomeni, un team di ricercatori dellโIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Vesuviano (INGV-OV), dellโUniversitร della Campania Luigi Vanvitelli e dellโInstitut de Physique du Globe di Parigi. Lo studio รจ stato pubblicato su Nature Scientific Reports (http://www.nature.com/articles/s41598-018-26610-2)
โI risultati di questo nuovo lavoroโ, afferma Roberto Moretti dellโInstitut de Physique du Globe di Parigi , โipotizzano come, a differenza degli anni โ80 (dal 1983 al 1984) in cui gli alti tassi di sollevamento osservati potevano essere compatibili con una intrusione magmatica superficiale (a circa 3-4 km di profonditร ), il fenomeno bradisismico attuale (iniziato nel 2005 circa e tutt’ora in atto), caratterizzato da tassi di sollevamento molto piรน bassi, non sia dovuto a intrusioni magmatiche, bensรฌ dal prosciugamento della parte piรน profonda degli acquiferi presenti nel sottosuolo, per lโarrivo di gas magmatici dal serbatoio magmatico principale, localizzato a circa 8 km di profonditร ”.
I dati geochimici indicano come tra il 1983 e il 1984 fossero presenti tutti gli elementi coerenti con una migrazione di magma negli strati piรน superficiali, a circa 3-4 km di profonditร .
“Fenomenoโ, spiega Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca INGV, โche non si evidenzia dallโelaborazione dei dati dal 2000 a oggi e che quindi escluderebbe, per lโattuale bradisismo, lโipotesi di iniezione di magma verso la superficie. Dal punto di vista dei dati geofisici lโosservazione piรน importante, finora trascurata, รจ che lโandamento del sollevamento dal 2003 a oggi รจ grosso modo speculare rispetto allโabbassamento registrato dal 1984 al 2003; questo suggerirebbe che lo stesso fenomeno che ha prodotto lโabbassamento oggi stia agendo di nuovo in senso opposto, recuperando una quota vicina a quella raggiunta nel 1984”.
Pertanto, anche dal punto di vista dellโevidenza geofisica, โil meccanismo di sollevamento attualeโ, continua De Natale, โpotrebbe non essere una migrazione di magma verso la superficie, bensรฌ un fenomeno della stessa natura di quello che ha prodotto nel ventennio precedente lโabbassamento del suolo. Inoltre, il magma fisicamente non potrebbe ridiscendere nei condotti una volta salito in superficie. Quindi lโabbassamento del suolo dal 1984 al 2003 sarebbe stato prodotto dalla diminuzione della pressione dellโacquifero superficiale, precedentemente rigonfiatosi per lโiniezione di fluidi profondi che hanno amplificato la deformazione prodotta dallโiniezione magmaticaโ.
Secondo gli autori, lโipotesi piรน verosimile รจ che il sollevamento attuale sia dovuto alla risalita in superficie dei gas magmatici provenienti dal serbatoio profondo, che hanno innalzato la temperatura del sistema e disseccato completamente la parte bassa degli acquiferi superficiali che risultano, cosรฌ, caratterizzati da un contenuto di anidride carbonica significativamente superiore al passato, perchรฉ rilasciati da un magma profondo.

La figura mostra la caldera dei Campi Flegrei, insieme alle localitร piรน importanti per le osservazioni del fenomeno bradisismico e per le recenti ricerche scientifiche. Nella parte alta della figura, รจ riportato il rapporto H2O/CO2 negli ultimi 37 anni, analizzato in questo lavoro insieme ad altri dati geochimici rilevati nelle fumarole di Solfatara e Pisciarelli. Eโ mostrato inoltre il sito di Bagnoli del progetto Campi Flegrei Deep Drilling, con la stratigrafia rilevata nel pozzo, che ha permesso di ridefinire lโestensione della caldera flegrea (in alto al centro). Nelle figure in basso, i dati di deformazione secolare (a sinistra) e dal 1950 ad oggi (a destra). Nella parte piรน bassa, รจ riportato lโingrandimento del periodo dal 1984 ad oggi, per il quale il presente lavoro mostra, per la prima volta, il carattere speculare del sollevamento attuale rispetto allโabbassamento del periodo 1984-2003, che suggerisce lo stesso meccanismo di deflazione-inflazione di fluidi per entrambi gli episodi.