I baobab millenari Africani stanno morendo, colpa del cambiamento climatico
Scoperta per caso la moria degli alberi più grandi e vecchi dell’Africa. Il baobab è l’albero che fa fiori più grande e più longevo del mondo
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Negli ultimi 10 anni, alcuni dei più antichi e grandi baobab africani – che esistevano già al tempo degli antichi greci – sono improvvisamente morti. Una scomparsa « di un’ampiezza senza precedenti», dicono i ricercatori rumeni, sudafricani e statunitensi che hanno appena pubblicato su Nature Plants lo studio “The demise of the largest and oldest African baobabs” che individua il cambiamento climatico come possibile causa di questa scomparsa.
Il principale autore dello studio, Adrian Patrut dell’Universitatea Babeş-Bolyai, ha spiegato all’AFP: «E’ scioccante e spettacolare assistere nel corso della nostra vita alla scomparsa di così tanti alberi millenari. Nel corso della seconda metà del XIX secolo, i grandi baobab dell’Africa australe hanno cominciato a morire, ma da 10/15 anni le loro scomparsa è aumentata rapidamente a causa delle temperature molto elevate e della siccità».
Negli ultimi 12 anni 9 dei 13 baobab più vecchi sono parzialmente o totalmente mortie tra le vittime ci sono 3 baobab così simbolicamente legati alla storia delle comunità locali da avere un nome: Panke, nello Zimbabwe, il baobab più vecchio con i suoi 2.450 anni; l’albero di Platland, in Sudafrica, uno dei più grossi del mondo con un tronco di più di 10 metri di diametro; il celebre baobab Chapman, in Botswana, sul quale Livingstone incise le sue iniziali e che è un monumento nazionale del Paese africano.
Il baobab è l’albero che fa fiori più grande e più longevo del mondo, vive nella savana africana e al di fuori del continente africano in aree tropicali dove è stato introdotto. E’ una pianta dall’aspetto strano, con rami simili a radici nodose che si protendono verso il cielo, dandogli un aspetto “capovolto”. Secondo i ricercatori del Kruger National Park in Sud Africa, uno dei principali habitat dei baobab, questi alberi possono vivere fino a 3000 anni e «Nello Zimbabwe, un antico albero di baobab vuoto è così grande che può ospitare fino a 40 persone all’interno del suo tronco», alcuni baobab sono stati utilizzati come negozio, prigione, case, deposito e pensilina.
Il baobab è anche un’enorme riserva d’acqua e produce frutti (ratti morti, come li chiamano gli africani) che nutrono animali e esseri umani e sono importanti siti di nidificazione per gli uccelli. Le foglie del baobab vengono bollite e mangiate come contorno, o usate per preparare le medicine tradizionali, mentre la corteccia viene intrecciata per farne corde, ceste, vestiti e cappelli impermeabili.
