LSD ed ecstasy, come la ketamina, alterano la struttura dei neuroni

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LSD ed ecstasy, come la ketamina, alterano la struttura dei neuroni

Test su cellule in vitro e su modelli animali hanno mostrato che varie sostanze psichedeliche innescano un incremento delle ramificazioni dei neuroni e delle loro mutue connessioni, come giร  documentato per la ketamina. Sono indicazioni importanti per possibili nuovi trattamenti farmacologici di disturbi come la depressione
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โ€œDa molto tempo si ipotizza che le sostanze psichedeliche siano in grado di alterare la struttura neuronale, ma questo รจ il primo studio che sostiene questa ipotesi in modo chiaro e non ambiguoโ€, con queste parole David Olson, ricercatore dellโ€™Universitร  della California a Davis, ha commentato il risultato raggiunto con alcuni colleghi, descritto su โ€œCell Reportsโ€.

I dati ottenuti nella sperimentazione in vitro e su modelli animali indicano che composti come LSD ed ecstasy determinano un incremento delle ramificazioni dei neuroni (i dendriti), della densitร  delle piccole protrusioni di questi ramificazioni (le spine dendritiche) e del numero di connessioni tra neuroni (le sinapsi). In sintesi, le sostanze psichedeliche sembrano riprodurre, in termini di stimolazione della plasticitร  neurale, quanto giร  documentato per la ketamina.

Lo studio รจ espressione dellโ€™enorme interesse che suscitano queste sostanze per il loro possibile uso come trattamenti farmacologi per i piรน diffusi disturbi mentali, primi fra tutti ansia e depressione, ma anche per il disturbo bipolare e per la dipendenza dallโ€™alcool. Nel caso della depressione, in particolare, รจ pressante la necessitร  di aprire nuove prospettive terapeutiche. Attualmente gli antidepressivi piรน usati sono gli inibitori della ricaptazione della serotonina (un neurotrasmettitore fondamentale, noto anche come โ€œormone della felicitร โ€) o i piรน recenti inibitori del ricaptazione della serotonina e della norepinefrina (conosciuta anche come noradrenalina, un altro neurotrasmettitore). Con queste molecole perรฒ si ottengono buoni risultati solo nel 60 per cento circa dei pazienti.

LSD ed ecstasy alterano la struttura dei neuroni
Immagine in falsi colori che confronta un neurone esposto a sostanze psichedeliche (destra) con uno non esposto (sinistra): nel primoย รจ evidente l’incremento nel numero di ramificazioni (Credit:ย Calvin and Joanne Ly)

Da decenni ormai si studia la possibilitร  di sfruttare come antidepressivo la ketamina, un farmaco diffuso come anestestico negli ospedali โ€“ lโ€™Organizzazione mondiale della Sanitร  la classifica come โ€œfarmaco essenzialeโ€ per le sue caratteristiche di efficacia e sicurezza โ€“ e usato anche come droga ricreativa. I suoi effetti psicotropi variano, in funzione del dosaggio, da unโ€™euforia simile a quella delle sostanze alcoliche fino a uno stato dissociativo, accompagnato da allucinazioni intense.

Cosรฌ come avviene per gli inibitori della ricaptazione della seorotonina e della norepinefrina, anche nel caso della ketamina si punta principalmente sul riequilibrio di un neurotrasmettitore chiave: il glutammato. Ma gli studi sugli animali hanno mostrato che il suo effetto antidepressivo va ben oltre, e puรฒ essere legato a una stimolazione della plasticitร  cerebrale.

Questo effetto puรฒ essere compreso considerando che nella depressione avvengono anche trasformazioni strutturali in alcune parti del cervello. Sono state documentate alterazioni dei circuiti neurali, dovute nello specifico alla ritrazione delle proiezioni โ€“ assoni e dendriti โ€“ che permettono ai neuroni di comunicare tra loro. Questo โ€œavvizzimentoโ€ neurale avviene in particolare nella corteccia prefrontale, una regione cerebrale che regola emozioni, umore e stato dโ€™ansia. E puรฒ essere contrastato con la somministrazione di ketamina, che stimola la ricrescita di queste vie di comunicazione neurale.

Lโ€™idea di Olson e colleghi รจ stata quella di verificare che cosa succede a neuroni esposti ad altre sostanze psichedeliche. Gli scienziati hanno analizzato tre diverse categorie di sostanze: anfetamine (tra cui lโ€™ecstasy), triptammine (tra cui psilocibina e dimetil-triptammina, nota anche come DMT) ed ergoline (tra cui lโ€™LSD).

I dati raccolti indicano che gli effetti sulle cellule sono gli stessi sia nei test di ricrescita su neuroni in coltura sia nei test sulle proprietร  elettriche dei neuroni nei modelli animali.

โ€œLa ketamina non รจ piรน lโ€™unica opzione: il nostro lavoro dimostra che cโ€™รจ una gamma di sostanze chimiche in grado di promuovere la plasticitร  in modo simile, aprendo nuove prospettive per farmaci alternativi efficaci e sicuriโ€, ha concluso Olson.

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