Oceana: spedizione per studiare i vulcani sottomarini nelle isole Eolie
Una ricerca per chiedere al governo italiano di mantenere la promessa di istituire l’area marina protetta
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Le isole vulcaniche dell’Arcipelago delle Eolie a nord della Sicilia e nelle loro acque nuotano tartarughe marine, capidogli, pesci spada e tonni rossi, ma le loro montagne e i vulcani sottomarini sono stati poco esplorati e ci sono pochissime informazioni sugli organismi che vivono a grande profondità.
Oceana, l’Associazione ambientalista internazionale che difende mari e oceani è salpata per una spedizione scientifica alle Eolie e spiega: «Conosciamo, tuttavia, i problemi ambientali che affliggono l’arcipelago: pesca eccessiva, catture accessorie di specie protette, inquinamento … Ogni anno è visitato da oltre 200.000 turisti, e aumenta il numero di yacht ancorati nella sue coste. E’ un caso normale nel Mediterraneo. Questo mare è uno dei principali hot spot della biodiversità del pianeta, ma le aree marine protette sono prevalentemente costiere e poco profonde. Il ritardo nel preservare le profondità è spesso giustificato dalla mancanza di informazioni scientifiche».
Per ovviare a questa mancanza di dati e contribuire alla protezione delle Isole Eolie, Oceana utilizza l’Oceana Ranger , che ha già navigato in queste acque nel 2007 e nel 2008, e un robot subacqueo (ROV) che è in grado di girare video e scattare foto fino a mille metri di profondità. Gli scienziati a bordo dell’Oceana Ranger avranno così la possibilità di esplorare e documentare la vita marina legata ad habitat rari e vulnerabili, come le sorgenti idrotermali che rilasciano gas derivanti dall’attività vulcanica, barriere coralline e altri la cui protezione rappresenta una priorità. Un progetto reso possibile dal generoso supporto di IF International Foundation, Pictet Charitable Foundation, SmileWave Fund e vari singoli donatori.
Nel 2016, dopo aver identificato la regione come una potenziale area da proteggere negli anni ’80, il governo italiano ha assunto ufficialmente l’impegno di designare un’Area marina protettsa nelle Eolie,. La spedizione di Oceana punta a sdostenere e stimolare il processo istitutivo dell’Amp delle Eolie raccogliendo dati sulla fauna selvatica che sono spesso trascurati a causa delle difficoltà tecnologiche legate alla ricerca in acque profonde. Questa ricerca marina contribuirà all’esistente progetto delle isole Eolie in corso di realizzazione da parte della Blue Marine Foundation (BLUE) in collaborazione con l’Aeolian Islands Preservation Fund, che punta a garantire l’istituzione dell’Amp a sostegno della pesca, dello sviluppo e del turismo sostenibili.
